LA CONFESSIONE
«Ho ucciso Marilena. E non per soldi»
Vito Clerò, accusato d’aver assassinato la promoter cinquantottenne di Castellanza, cambia versione poer l’otavva volta. I difensori: presto interrogatorio e perizia psichiatrica
«Ho fatto tutto da solo e non per denaro».
Sarebbe questa l’ottava versione resa da Vito Clericò, sessantacinquenne di Garbagnate Milanese sulla morte di Marilena Rosa Re, la promoter di 58 anni di Castellanza, uccisa e decapitata lo scorso 30 luglio.
Il sessantacinquenne, in carcere con l’accusa di aver commesso il delitto perché non aveva da restituire alla donna un ingente somma di denaro, e di aver anche occultato il suo cadavere decapitato nel suo orto di Garbagnate, dopo aver confessato e ritrattato più volte incolpando del delitto un “misterioso uomo corpulento“, ha nuovamente ammesso le sue responsabilità.
Per i suoi legali, sarebbe ora pronto a raccontare alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio la verità.
«Abbiamo chiesto un nuovo interrogatorio e ci aspettiamo la convocazione per la prossima settimana» ha dichiarato il difensore Franco Rovetto che ha aggiunto che «inoltre sottoporremo Clericò a visita psichiatrica in carcere e valuteremo poi la richiesta di un eventuale incidente probatorio».
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