LA DONAZIONE
Il bolide del Papa agli Amici del Centrafrica
Il presidente dell’associazione cislaghese dal pontefice: «Metterà all’asta una Lamborghini ricevuta in regalo e darà parte del ricavato alla nostra missione»
Ricevuta in regalo una Lamborghini nuova fiammante, Papa Francesco la metterà all’asta devolvendo i fondi anche a un’associazione nata fra Saronnese e Comasco: Amici per il Centrafrica, il cui presidente è l’ex vice sindaco di Cislago Pierpaolo Grisetti. C’era proprio lui, la mattina di ieri, mercoledì 15 novembre, con una delegazione, ad aspettare il Pontefice davanti alla sua residenza in Vaticano.
«L’ex direttore tecnico della Ferrari Stefano Domenicali gli ha donato la Lamborghini e il Papa l’ha autografata - racconta Grisetti -. è stata una grande emozione stringere le mani di Bergoglio e invitarlo nella nostra missione».
La Lamborghini, un modello unico della Huracan appositamente realizzato, è stata donata prima dell’udienza generale dai vertici della casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese. Verrà battuta all’asta nel maggio del 2018, dopo una promozione, da Sotheby’s: il ricavato, consegnato alla Santa Sede, sarà poi devoluto in beneficenza per gli Amici del Centrafrica (associazione che il Papa ha conosciuto durante il suo viaggio nella capitale Bangui) e per altri progetti umanitari.
Ieri Pierpaolo Grisetti ha presenziato alla donazione col dottor Marco Lanzetta, chirurgo della mano, «col quale abbiamo siglato un accordo per operare i ragazzi della nostra missione che hanno problemi alle mani. Per noi significa un altro passo avanti per offrire cure sanitarie alle popolazioni di questa terra martoriata».
A Bangui, grazie ai fondi raccolti dal sodalizio, è stata inaugurata di recente la struttura “Mama Carla”, un dispensario sanitario nel centro “La joie de vivre”.
Un grande traguardo per la onlus impegnata dal 2001 in progetti di sostegno alla popolazione centrafricana: “Mama Carla” (dal nome della fondatrice, la mozzatese Carla Pagani scomparsa prematuramente) si pone come obiettivo di diventare un punto di riferimento per cure pediatriche di primo livello. Il progetto prevede molte altre attività, come il centro “Dream” per trattare e prevenire infezioni da Hiv, una malattia ancora molto diffusa in Centrafrica, nonostante gli sforzi per la prevenzione e le cure.
A oggi, grazie all’impegno dei sostenitori e alle donazioni, è stato possibile edificare quindici scuole (dando istruzione a migliaia di bambini), due dispensari, due centri sanitari, un centro di riabilitazione per portatori di handicap, un centro odontoiatrico, un centro oculistico (in collaborazione coi Lions di Saronno) e il primo centro socio-pedagogico riconosciuto in Repubblica Centrafricana, che forma i docenti.
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