EQUILIBRIO
Il cibo è come una medicina
Una corretta alimentazione aiuta contro le infiammazioni e previene l’insorgere di patologie. Quindi bene zenzero, curcuma e frutta contro il dolore cronico e le patologie neurodegenerative, ma attenzione: il fai da te produce danni, quindi sarà il medico a indicare che cosa mettere in tavola e non internet, o i consigli degli amici.
Dell’importanza del cibo nella lotta alle malattie si è parlato al congresso internazionale di anestesiologia Simpar-Isura di Firenze. Il problema più ricorrente tra le malattie croniche il cui sintomo prevalente è il dolore è l’osteoartrosi: colpisce più di 4 milioni di italiani e costa 3,5 miliardi di euro all’anno. Seguono la lombalgia, la cefalea che affligge due milioni di persone, i dolori neuropatici periferici.
«La dieta mediterranea - spiega Maurizio Marchesini, anestesista e terapista del dolore dell’Università di Parma - riduce gli alimenti con caratteristiche pro-infiammatorie. L’accumulo di calorie e grassi ha una correlazione con l’infiammazione e con lo sviluppo del dolore». Manuela De Gregori, biologa nutrizionista del Policlinico san Matteo di Pavia, aggiunge che questo regime alimentare «può essere utilizzato sia per le terapie cronico-oncologiche, che per quelle benigne, ma anche per i pazienti che devono sottoporsi a un intervento chirurgico o per chi lo ha già subito».
E sottolinea che gli errori dovuti alla mancanza di educazione alimentare influiscono sulla gestione del dolore stesso. Il cibo, insomma, entra nella terapia sia quando il dolore è sintomo, sia se è la malattia stessa. Gli specialisti consigliano una dieta variegata, senza escludere alcun alimento. Sconsigliati però farine raffinate, carni conservate, soprattutto di derivazione suina, troppo zucchero raffinato e sale.
© Riproduzione Riservata