Calcio
Il Fisco contro Messi: chiesti 22 mesi di reclusione
Frode di 4,1 mln commessa dal padre ma "non poteva non sapere"
Roma, 8 ott. (askanews) - Ventidue mesi di carcere per una evasione di 4,1 milioni di euro. E' la condanna chiesta dell'avvocatura dello Stato spagnolo nei confronti di Leo Messi per tre frodi commesse tra il 207 ed il 2009. L'avvocatura si è espressa in modo difforme dalla Procura che aveva scagionato il giocatore in quanto "non a conoscenza dei fatti". Delle frodi, infatti, è responsabile il padre del giocatore, Jorge Messi. Secondo El Pais l'avvocatura ritiene che è vero che Messi è un profano ma non si può ignorare che buona parte dei guadagni dovuti allo sfruttamento della sua immagine arrivavano attraverso aziende che operavano in paradisi fiscali, in Uruguay e in Belize.
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