SICUREZZA
Il Grande fratello sul confine
Il sindaco di Clivio annuncia l’arrivo delle telecamere a ridosso della dogana (sguarnita dopo Schengen) per scoraggiare i “pendolari” delle rapine
- «Questa serie di rapine è un problema anche per noi». La serie di colpi riguarda due stazioni di servizio oltre confine: quelle di Ligornetto, in via Cantinetta (5 assalti da metà marzo), e di San Pietro (un paio di recenti incursioni). Sono a ridosso, rispettivamente, delle dogane di Bellavista e di San Pietro. Entrambe le frontiere sono sguarnite: non c’è più il controllo delle guardie doganali (dopo Schengen); entrambe proiettano nel territorio di Clivio. Per questo, ma non solo, il sindaco Giuseppe Galli, in carico da circa un anno, parla di problema comune, transfrontaliero. «È evidente che i rapinatori fuggono entrando in Italia». «Non è immaginabile che la Guardia di Finanza, che già fa miracoli e alla quale va il mio grande apprezzamento, lasci qui una pattuglia da mattina a sera. E lo stesso vale per i carabinieri della stazione di Viggiù». Clivio una risposta comunque intende darla: le telecamere. «Abbiamo già stanziato i fondi per potenziare la videosorveglianza in tutto il paese e metteremo dei dispositivi anche a ridosso del valico».
Servizio completo sulla Prealpina di sabato 5 agosto
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