LA PELLICOLA
Il Liberty in giallo
Anteprima al Palace Hotel il 21 dicembre: il cortometraggio girato all’ex stazione di Ghirla
Samantha è bellissima ma non si piace. A partire dal nome che ridimensiona a Sam. Ha un brutto rapporto con l’esistenza in generale e con un colore in particolare, colore che la ossessionerà anche in quella che lei ha deciso dovrà essere la sua ultima giornata di vita. Salvo scherzi o agguati del destino.
Questa in sintesi la trama de “L’ansia del giallo”, cortometraggio diretto da Viola Folador, che verrà proposto mercoledì 21 dicembre alle ore 21 - ingresso libero - al Palace Grand Hotel di Varese. Location insolita per l’anteprima nazionale?
Vero ma dettata in qualche modo dalla Storia. Il filo rosso che lega l’opera della regista - talento uscito dall’Icma, l’Istituto Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio, la sua città - al Grand Hotel di via Manara si chiama Liberty. O, più esattamente, Liberty di Giuseppe Sommaruga.
A lui infatti si devono tanto la stazione di Ghirla quanto il Palace, suoi gioielli al pari del Grand Hotel Campo dei Fiori, trasformato da Luca Guadagnino e dalla sua Frenesy Film Company, in set del remake di “Suspiria”. Buona parte del cast hollywoodiano - giusto ricordarlo - da fine ottobre è “di casa” al Palace. Mondi diversissimi - da una parte una pioggia di dollari, dall’altra il crowdfunding - che per una sera potrebbero incontrarsi o quantomeno respirare la stessa aria.
“L’ansia del giallo” sarà proiettato - per lungimiranza di Guido Torri e Mauro Morello - alla Kursaal, dunque la sala (meglio, salone) liberty con capienza da 250 posti, in un Grand Hotel che in questi giorni offre anche uno spettacolare gioco di luci natalizie. La regista sarà presente alla serata con buona parte del cast. A interpretare Samantha è Valeria Colombo. Ovvero l’unica varesina scelta - in realtà in un provino a Roma - per il film “Il capitale umano”, girato tre anni fa da Paolo Virzì nella nostra città. Toccava a lei assistere al durissimo faccia a faccia tra Silvia Cohen e Valeria Bruni Tedeschi nella scena nella galleria d’arte di Francesco Bucaro, in via Vetera, trasformata dal copione in galleria Crosetti.
Se allora si coglieva giusto la sua bellezza, qui se ne comprende la bravura. Figlia d’arte, nell’occasione ha diviso il set con i genitori, Chicco e Betty Colombo. Più che convincenti nei personaggi che Folador disegna - sua anche la sceneggiatura - affrontando un tema serissimo, doloroso con una leggerezza fiabesca sorprendente.
Non l’unica nota positiva di un corto che vanta nel cast Giancarlo Ratti, attore caro anche al grande pubblico tv, nei panni di Tancredi, di Tommaso Simonetta in quelli di Timoteo e di Antonella Visconti in un cammeo. Guest star, come anticipato, Ghirla ma c’è spazio anche per Somma Lombardo. Con Tommaso Terigialla fotografia, Fabio Landi al montaggio e Claudio Beltrami, venti minuti di buon cinema. Forte di omaggi a Fellini e a Beckett e di una freschezza che ben dispone lo spettatore.
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