Vaccini
Il Parlamento le approva, le dieci vaccinazioni diventano legge
Protesta no vax in piazza a Montecitorio: "non finisce qui, disobbedienza civile". Gentiloni: salute più tutelata
Roma, 28 lug. (askanews) - Con 296 voti favorevoli, 92 contrari e 15 astenuti, la Camera approvato la definitiva conversione in legge in testo identico a quello già apporvato dal Senato del decreto del Governo che stabilisce la nuove dieci vaccinazioni obbligatorie per i bambini italiani. Il voto del Parlamento ha diviso in aula gli schieramenti: a favore Pd, Ap, Mdp, Forza Italia e centristi di maggioranza e opposizione. Contrari M5s e Lega. Astenuti Sinistra Italiana e Fratelli d'Italia.
Il via libera del Parlamento all'aumento delle vaccinazioni obbligatiorie è stato accompagnato da tre ore di rumorosa protesta in piazza Montecitorio da parte di un centinaio di manifestanti no vax che hanno gridato slogan contro Camere e Governo ("assassini, assassini" e "libertà, libertà" ) ed esposto cartelli e manifesti monitori: "non finisce qui". "La nostra battaglia per la libertà di scelta - hanno gridato al microfono i promotori fra rulli di tamburi, urla a squarciagola e fischietti e trombette da stadio a pieno regime- andrà fino in fondo. Ricorreemo a tutte le forme di protesta pacifista e ghandiana possibile, disobbedienza civile compresa" .
Dal limitrofo palazzo Chigi in piena riunione del Governo, invece, è arrivato via Twitter il commento soddisfatto del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni."Il varo definitivo della legge - ha affermato- aumenterà il livello di protezione sanitaria delle famiglie italiane".
Con la nuova legge i vaccini obbligatori diventano 10 e non più i 12 inizialmente richiesti: contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Altre quattro vaccinanzioni (anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus) vengono attivamente consigliate dalle Asl. La nuova legge prevede un periodo di tre anni per l'obbligatorietà dei vaccini, al termine dei quali, in base alla situazione sanitaria nazionale, le cose potranno essere riviste. Vengono ridotte le sanzioni ai genitori che non vaccinano: passano da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro (contro i previsti 7.500 euro), a seconda della gravità dell'inadempimento. Via anche tutti i riferimenti alla perdita della patria potestà. Viene inoltre istituita una commissione tecnico-scientifica con il compito di monitorare il sistema di farmacovigilanza e gli eventi avversi per i quali è stata confermata un'associazione con la vaccinazione. Le vaccinazioni saranno richieste anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. Per un periodo sperimentale, inoltre, sarà possibile prenotare i vaccini in farmacia.E' prevista la somministrazione e quindi la produzione di vaccini monovalenti da somministrare a chi è già stato immunizzato da malattia naturale per evitare di ripetere l'inoculazione del vaccino relativo. Con la clausola, però, "nei limiti delle disponibilità del Servizio sanitario nazionale".
© Riproduzione Riservata