L’INDAGINE
Il pirata: «Sì, ho investito Giada»
Confessa il ventiquattrenne fermato dai carabinieri: è già in carcere. Funerali lunedì 19 settembre in Basilica
«Sì, ho investito io quella ragazza. Poi sono scappato».
Flavio Jeanne, 24 anni, dal pomeriggio di venerdì 16 settembre è in carcere, a Busto Arsizio.
Alla presenza del suo avvocato, ai carabinieri che l’avevano fermato verso mezzogiorno, mentre stava recandosi al lavoro in un ristorante di Sesto Calende, il giovane cuoco ha rilasciato una dichiarazione spontanea che chiude il caso giudiziario. Ovvero l’inchiesta sulla morte, per omicidio stradale, di Giada Molinaro, 17 anni, varesina, travolta sulle strisce pendonali mentre rincasava coi suoi cari la tarda serata di mercoledì 14 settembre.
La fuga di Jeanne, inseguito dalla polizia locale varesina e da tutte le forze di polizia italiana ma anche svizzere, è durata poco.
Il tempo di allargare a macchia d’olio le ricerche della Kia Rio bianca al cui volante sedeva il ventiquattrenne, di setacciare le carrozzerie del Varesotto e del Canton Ticino, di visionare le telecamere di viale dei Mille.
E soprattutto di trovare in un carrozzeria di Sesto Calende la prova regina. Cioè la Kia Rio che ha investito e ucciso Giada.
Il ventiquattrenne, infatti, al carrozziere cui aveva consegnato l’auto ammaccata dall’impatto la mattina di giovedì 15 settembre, aveva raccontato d’aver investito un cinghiale.
Una scusa tanto ingenua quanto decisiva per i sospetti dei carabinieri: il fermo del giovane, originario delle Mauritius ma residente a Varese, è avvenuto poco dopo la lettura del libretto di circolazione.
Poche ore per tentare una difesa impossibile, poi il crollo davanti all’evidenza e a un’accusa che con la nuova legge si definisce omicidio stradale.
Solo per la fuga, l’aspetta una pena non inferiore cinque anni (il massimo dipenderà dalla violazione al codice commessa: dieci anni per l’eccesso di velocità) aumentata comunque da uno a due terzi per l’aggravante stessa dell’essere scappato dal luogo dell’incidente. La patente gli sarà revocata e semmai la riotterrà, non sarà prima di trent’anni.
Intanto la famiglia Molinaro, insieme col parroco di Biumo Inferiore, don Carlo Garavaglia, hanno fatto sapere che i funerali di Giada si terranno il pomeriggio di lunedì 19 settembre nella Basilica di San Vittore. Resta da definire l’orario (probabilmente le ore 15.15).
Ampi servizi sulla Prealpina di sabato 17 settembre.
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