Arte
Il premio Maxxi compie 15 anni (i finalisti e la mostra)
I nuovi artisti
Roma, 29 set. (askanews) - Arrivato alla sua ottava edizione, il Premio MAXXI (il progetto per la promozione e il sostegno della giovane arte italiana, nucleo fondante della collezione del museo) celebra nel 2016 i suoi 15 anni. Quindici anni nei quali ha visto crescere e affermarsi nuove generazioni di artisti, tra cui Mario Airò, Giorgio Andreotta Calò, Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Rossella Biscotti, Lara Favaretto, Marinella Senatore, Nico Vascellari, Vedovamazzei, Francesco Vezzoli e molti altri.
I lavori site specific dei quattro finalisti dell'edizione 2016 (Riccardo Arena, Ludovica Carbotta, Adelita Husni-Bey, ZAPRUDER filmmakersgroup) saranno esposti al MAXXI a partire da venerdì 30 settembre (fino al 29 gennaio 2017). In occasione dell'anniversario, la mostra si arricchisce anche di una sezione documentaria dedicata alle sette precedenti edizioni: saranno esposti materiali di archivio, fotografie, video dei 35 artisti che, dal 2001 al 2014, vi hanno preso parte. La maggior parte dei lavori sono entrati a far parte della collezione del Museo.
PREMIO MAXXI 2016 Le installazioni site specific di Riccardo Arena, Ludovica Carbotta, Adelita Husni-Bey, ZAPRUDER filmmakergroup (un grande monolite dorato, una sovrapposizione di architetture, una giostra televisiva e un paesaggio cosmico), scelti dalla giuria internazionale composta da Hanru Hou Direttore artistico MAXXI, Matteo Garrone regista, Helena Kontova giornalista e critica d'arte, Anna Mattirolo Ministero dei Beni Culturali, Francesco Manacorda direttore Tate Liverpool e Adelina von Furstenberg curatore e direttore e Fondatore di Art for The World, saranno esposte negli spazi a terrazze della Galleria 3 del MAXXI.
La mostra, a cura di Giulia Ferracci, si apre con Zeus Machine del gruppo ZAPRUDER filmmakersgroup (2000), opera che parla di mito, mistero e scoperta. Si tratta di un parallelepipedo dorato sopraelevato, che si staglia come un oggetto misterioso negli spazi del museo. Dopo il primo impatto di stupore, il visitatore capisce che è possibile accedere all'interno della struttura, dove è proiettato il video ispirato alle 12 fatiche di Ercole.
Il percorso prosegue con La Luna in Folle di Adelita Husni-Bey (classe 1985) riflessione su una società in cui realtà e finzione sono ormai completamente e pericolosamente compenetrati. Su un set composto da tre scene, tre gruppi di teatranti inscenano situazioni tipiche della tv popolare: un dibattito politico, un reality e un talk show, mentre una telecamera ruota attorno alla struttura riprendendo performer e spettatori. Le immagini saranno successivamente visibili su tre monitor che prenderanno il posto degli attori sul palco.
Ludovica Carbotta (classe 1982), che da tempo si interroga sullo spazio abitato dall'uomo, porta al MAXXI un nuovo capitolo del progetto Monowe (the city museum), presentato per la prima volta a Bologna nel 2016. L'artista sovrappone all'architettura del Museo il frammento di un edificio immaginario ispirato ai volumi della la Caserma Montello, che precedentemente occupava il suolo dove oggi c'è il MAXXI, creando una sorta di museo nel museo.
Qui, una sola persona espone opere ispirate ai grandi del passato. Monowe (the city museum) racconta il tempo perduto della storia e la solitudine dell'uomo iper-connesso di oggi, ma è anche un invito a ripartire dall'individuo come misura di tutte le cose. Il percorso di mostra si conclude con Orient 1 - Everlasting Sea di Riccardo Arena (classe 1979), installazione composita e ricca di riferimenti che trae ispirazione dalle investigazioni culturali dell'artista in Russia e che dà forma alla tensione millenaria dell'uomo verso l'ignoto. La corrente filosofica del cosmismo, i cosmonauti russi, il suprematismo di Malevic, le note musicali di Boris Godunov sono tutti riferimenti che confluiscono nel suo lavoro, affascinante e complesso.
L'opera del vincitore, che sarà annunciata a novembre 2016, entrerà a far parte della collezione permanente del MAXXi e a lui verrà dedicata una pubblicazione bilingue, con interviste, saggi e una sezione antologica dei più importanti testi critici pubblicati sul suo lavoro.
Riccardo Arena nato nel 1979 a Milano, attualmente vive e lavora a Milano. E' stato scelto 'per la capacità di esplorare le diverse identità geopolitiche e antropologiche con serietà e in modo originale' Ludovica Carbotta nata nel 1982 a Torino, attualmente vive e lavora a Londra. E' stata scelta 'per restituire all'invenzione un ruolo fondamentale nella società mediante dispositivi legati all'archeologia del futuro.Adelita Husni-Bey nata nel 1985, vive e lavora a New York. E' stata scelta 'per l'indipendenza della sua ricerca nel panorama artistico nazionale e l'impegno sociale a sviluppare scenari futuribili.
ZAPRUDER filmmakersgroup è un collettivo di cineasti nato nel 2000 e composto da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti. Sono stati scelti 'per la forte inclinazione visionaria, gli aspetti perfomativi legati al teatro dell'assurdo e l'effervescenza del collettivo.
LA STORIA DEL PREMIO Sono 35 gli artisti che, dal 2001 al 2014, hanno preso parte PREMIO MAXXI. Per molti esso ha rappresentato un importante trampolino di lancio, ed oggi sono affermati in ambito internazionale. Nato come Premio per la Giovane Arte, è stato ospitato nel 2001 negli spazi delle ex Caserme Montello (dove oggi sorge il MAXXI), per le 3 edizioni successive (2003, 2005, 2007) alla Biennale di Venezia, e poi al MAXXI dal 2010.
Il Premio costituisce il nucleo fondante della collezione del museo, dal momento che, fino alla IV edizione, tutti i lavori dei partecipanti ne entravano a far parte. Quattordici i partecipanti all'edizione 2001, chiamati a confrontarsi sul tema della migrazione: Mario Airò, Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Bruna Esposito, Stefania Galegati, Miltos Manetas, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Paola Pivi, Alessandra Tesi, Vedovamazzei, Francesco Vezzoli. Nel 2003 i partecipanti sono 4, invitati a realizzare un'opera per l'allora Centro nazionale per arti contemporanee, oggi MAXXI: Charles Avery, Avish Khebrehzadeh, Sara Rossi, Carola Spadoni.
Quattro anche nell'edizione 2005: Carolina Raquel Antich, Manfredi Beninati, Loris Cecchini, Lara Favaretto. L'opera Revenge di Nico Vascellari rappresenta l'edizione 2007 del Premio, la quarta. Dal 2010, dopo l'apertura al pubblico del MAXXI, il Premio 'torna' a casa. A partire da questa edizione, il MAXXI acquisisce solo l'opera del vincitore. Finalisti Rosa Barba, Rossella Biscotti, Gianluca e Massimiliano De Serio, Piero Golia. Vince Rossella Biscotti, con menzione speciale della giuria ai fratelli De Serio, il cui lavoro viene successivamente donato al MAXXI. Giorgio Andreotta Calò vince l'edizione 2012;
Patrizio Di Massimo, Adrian Paci, Luca Trevisani gli altri finalisti. Nel 2014 vince Marinella Senatore, mentre gli altri finalisti sono Yuri Ancarani (il cui lavoro sarà donato al museo dagli Amici del MAXXI) , Micol Assael, Linda Fregni Nagler.
Inoltre, continua il progetto del MAXXI a sostegno degli spazi e del pensiero indipendente con Base / Progetti per l'arte di Firenze: un 'artist-run space' con sede a Firenze animato da un collettivo che conta attualmente undici artisti membri: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi.
E' Base / progetti per l'arte di Firenze che a partire dal 29 settembre apre una nuova tappa di THE INDEPENDENT, il progetto di ricerca del museo sul pensiero indipendente a cura di Giulia Ferracci e Elena Motisi. THE INDEPENDENT è un progetto di ricerca sull'identificazione e promozione degli spazi e del pensiero indipendente, che vuole ampliare e sfidare i limiti delle istituzioni, soprattutto dei musei, stimolare ed elaborare diversi modi di agire nella contemporaneità nel campo delle arti visive, dell'architettura, del design e delle Social Practice.
Direttamente collegato al progetto, il sito www.theindependentproject.it monitora la crescita degli spazi indipendenti in una mappatura sempre crescente delle realtà autonome, offrendo loro un punto di scambio e uno spazio per segnalare le loro iniziative. Al MAXXI Base presenta una documentazione della sua attività iniziata nel 1998, che negli anni ha portato in città non solo oltre 70 mostre di artisti internazionali con progetti ideati appositamente per lo spazio, ma anche incontri, proiezioni e concerti con cui stimolare una riflessione attiva sul ruolo della cultura oggi.
Il video wall, che caratterizza il nuovo format di THE INDEPENDENT, trasmette una selezione di immagini delle opere 'site specific' nate nello spazio di Firenze e le interviste agli artisti del collettivo a cura di Lorenzo Bruni. In esposizione anche libri d'artista, dischi, inviti, cartoline, materiale prodotto in diciotto anni di attività, insieme a dodici manifesti realizzati per l'occasione dai singoli artisti del collettivo che evocano la loro pratica artistica in relazione con Base.
A sottolineare la natura 'dialogica' di Base gli artisti del collettivo insieme al coordinatore Lorenzo Bruni presenteranno un talk negli spazi del museo, e in occasione di questa nuova tappa del progetto inoltre viene presentato il secondo numero del giornale on line Garibaldi, che ad ogni edizione indaga attraverso uno sguardo molteplice, temi e contesti geografici differenti. Base / Progetti per l'arte è promossa e sostenuta dagli artisti fondatori con il coordinamento di Lorenzo Bruni.
L'attività dal 1998 è stata realizzata grazie al contributo di: Regione Toscana, Fondazione Teseco per l'Arte di Pisa, Osservatorio per le arti contemporanee dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Premio Artisti per Frescobaldi, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Estate Fiorentina 2016, Associazione BasexBase.
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