SERIE D
Il realismo di Baiano e l’arma in più Gucci
Varese tra problemi e nuove chances. Il tecnico su Dionisi «Evidentemente si sente molto bravo...»
Francesco Baiano ha scelto una strada per consentire al Varese di rimanere attaccato al vertice: quella della praticità e del realismo. E tira dritto malgrado qualche arricciamento di naso nell’ambiente.
A Borgosesia ha badato al sodo: ha scelto di mordere in mezzo al campo, di correre, di togliere spazi all’avversario fissando la priorità di uscire indenne da un campo in cui nessuno, nella stagione in corso, è riuscito a vincere. Il punto conquistato non rappresenta un gran bottino ma i balbettii di Caronnese e Cuneo lo hanno reso prezioso: il Varese è ancora lì, a due lunghezze dal primato.
Nel post-partita Alessio Dionisi, ex biancorosso ora alla guida del Borgosesia, ha “sconfinato” in territorio varesino. «Il Varese non ha giocato – le sue parole -, è venuto qui per limitarci. Me lo aspettavo diverso, pensavo giocasse per vincere». Baiano lunedì ha voluto tornare sulla questione: «Io non mi sono mai sognato di parlare delle squadre di altri colleghi, è una questione di rispetto. Mi ha sorpreso che Dionisi lo abbia fatto. Evidentemente si sente così bravo da poterselo permettere. Faccio solo presente che un conto è allenare in piazze come Varese, un altro nel cortile di casa: situazioni e difficoltà sono differenti. Tutto ciò, sia chiaro, senza offesa per il Borgosesia, una società che ritengo molto seria».
Al di là del botta e risposta verbale, i biancorossi hanno ritrovato compattezza dopo il doloroso 4-5 interno contro l’Inveruno. Ed è ciò che premeva all’allenatore, che ora spera di cambiar marcia grazie al nuovo attaccante Niccolò Gucci, prelevato dal Fano in Lega Pro e utilizzabile da domenica a Voghera.
Baiano ha maturato da tempo una convinzione: così come è strutturato il Varese, pur avendo singoli di valore assoluto per la categoria, non è predisposto alla manovra ragionata perché non ha un regista e perché gli infortuni (Zazzi) hanno impoverito il reparto. Quella biancorossa è una mediana di corsa, sostanza e rottura, non di geometria e fantasia. A partire da Bottone e proseguendo con Gazo e con Vingiano. L’emergenza assenze, allargatasi in corsa con il kappaò dell’ex Albinoleffe, ha aggravato la situazione tanto da costringere Baiano a riadattare l’under Cusinato a centrocampo. Una contingenza oggettivamente difficile da gestire. Il ragionamento del tecnico, dunque, resta più o meno il seguente: in queste condizioni non è sostenibile una manovra di fraseggi e qualità che sgorghi da centrocampo perché non ci sono gli interpreti per farlo. E allora si gioca diversamente, cercando di incanalare gli assalti sulle corsie esterne e confidando nella capacità degli attaccanti di fare reparto, di andare su ogni pallone, di far salire la squadra. In quest’ultimo caso sarà fondamentale l’impatto di Gucci: l’auspicabile conferma del ventiseienne toscano come giocatore top per la D può innescare miglioramenti significativi. Del resto, se è vero che un singolo non può avere la bacchetta magica, è altrettanto vero che una punta top può dare una grossa mano (con i gol e non solo) ad una squadra che ha problemi da risolvere.
Baiano si augura che ciò avvenga subito. Determinato a proseguire nel solco delle sue convinzioni e consapevole del fatto che saranno i risultati, alla fine, a fare la differenza. Indipendentemente dal tipo di gioco che la squadra svilupperà.
© Riproduzione Riservata