L’INCENDIO
Il sottobosco brucia ancora
Squadre al lavoro venerdì su nuovi focolai al Monte San Francesco e a Barasso. Intanto è gara di volontari: in trecento pronti ad aiutare
L’onda emotiva innescata dal violento incendio che per giorni ha devastato il Campo dei Fiori - con focolai registrati ancora venerdì 3 al Monte San Francesco, sopra il Poggio e a Barasso - si è trasformata nella disponibilità concreta di tantissime persone, pronte a rimboccarsi le maniche per aiutare il parco a rinascere. «A oggi sono giunte oltre trecento email, tra persone e gruppi, con una partecipazione collettiva alla vicenda che ha colpito la nostra montagna davvero toccante – ha affermato il presidente del Parco regionale, Giuseppe Barra-. Lavorando insieme siamo certi di poter collaborare alla rinascita della nostra montagna».
L’ente ha infatti attivato una sorta di “banca del tempo” a cui si può aderire inviando una mail a campodeifiorisiamonoi@campodeifiori.it, indicando la propria disponibilità per una programmazione a più lungo termine degli interventi che riportino alla condizione originaria il territorio: pulizia dei sentieri, desiderio di conoscere le modalità per aderire alle attività di Protezione civile e di antincendio boschivo, formazione e conoscenza della montagna e della storia del parco. «Per il momento non servono nuovi alberi – ribadisce Barra -: alla ripiantumazione provvederemo in primavera, perché ora non avrebbe senso, le piante morirebbero. Vogliamo piuttosto tenere alta la partecipazione dei cittadini con varie iniziative, ad esempio realizzando percorsi ideali, sia artistici sia documentali, per ricordare questo drammatico incendio».
A Luvinate ieri mattina, in occasione delle celebrazioni del 4 Novembre con i bambini della scuola primaria, le amministrazioni di Luvinate, Barasso e Comerio hanno ringraziato il Dos (direttore direttore delle operazioni di spegnimento) Dario Bevilacqua e i rappresentanti di alcuni gruppi di volontari che hanno contribuito alle attività. E domenica, alle 11 nella sede del Parco, a Brinzio, è previsto un incontro con il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni per fare il punto sulla situazione.
Del resto, l’incendio non è stato ancora spento del tutto: ieri sono stati notati ancora alcuni piccoli focolai presenti in vari punti della montagna, come ad esempio il Monte San Francesco e il Pian delle resinose, a Barasso. Nel primo caso, le operazioni di spegnimento sono state possibili grazie al monitoraggio compiuto dall’elicottero “Drago 82” del Reparto volo Lombardia dei vigili del fuoco: subito è stato “verricellato” sul posto un aerosoccorritore che ha avviato le attività di spegnimento, poi portate a termine dalle squadre di terra. Il Campo dei Fiori, insomma, deve restare sorvegliato speciale.
© Riproduzione Riservata