STAZIONI
Il treno del cambiamento
Sì del Consiglio al progetto da 18 milioni di euro. Galimberti: «Dopo 30 anni Varese si trasforma». Tra piazzale Trento e Trieste una sorta di “piccola Porta Nuova”
Da trent’anni i varesini attendono il progetto di riqualificazione delle stazioni. Non sarà una riunificazione ma una rivoluzione urbanistica che riguarderà una grande fetta della città. Il via libera al progetto preliminare è arrivato dal consiglio comunale dell’altra sera. Intanto, il bando per affidare l’intervento si è chiuso tre giorni fa e a breve avverrà l’apertura dele buste e l’aggiudicazione. Varese avrà una sorta di Porta Nuova, come quella di Milano che collega la stazione Garibaldi a corso Como, in scala ridotta. I dettagli del progetto che nelle sue linee guida è stato prodotto a costo zero dagli uffici comunali, saranno appunto affidati ai progettisti che dovranno tradursi in pratica la fattibilità di quanto voluto dalla giunta di Davide Galimberti. E cioè: collegamenti pedonali tra le due stazioni, Nord e Stato, una “diramazione” del camminamento in via Como per rendere omogenea la zona con il centro, ridare vita e cancellare il degrado, una passerella pedonale tra piazzale Trieste e Giubiano, due stazioni coperte per gli autobus, una in piazzale Trieste e una in piazzale Kennedy, un sottopasso tra la ferrovia dello Stato e Giubiano, la riqualificazione dell’edificio pedonale di via Maspero e un’area con un cospicuo numero di posti auto, quella di Giubiano, in via Del Ponte, intervento che verrà eseguito da privati e che tanto è atteso soprattutto in previsione dell’apertura del nuovo ospedale. Un progetto da 18 milioni di euro che dovrebbero arrivare tutti, da Roma, dopo l’annuncio, nei giorni scorsi, del premier Matteo Renzi.
Servizio completo sulla Prealpina di sabato 29 ottobre
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