Ilva
Ilva, Rinviati a giudizio in 47, c'è anche Vendola
A processo proprietari e dirigenti dello stabilimento
Taranto, 23 lug. (askanews) - "Ambiente svenduto" sarà un processo, uno dei più grandi processi per inquinamento d'Italia. Oggi il gup Vilma Gilli ha mandato a giudizio tutti i 47 imputati, 44 persone e tre società, coinvolti nel maxi procedimento sul disastro ambientale dell'Ilva di Taranto. Andrà a processo anche l'ex presidente della Regione, Nichi Vendola per rispondere del reato di concussione aggravata.
Il processo sull'inquinamento dell'Ilva inizierà il 20 ottobre prossimo. A giudizio sono finiti alcuni rappresentanti della famiglia Riva (Claudio e Nicola, ancora detenuto dopo un periodo di latitanza a Londra, mentre il patron Emilio è morto nel 2014) proprietaria dello stabilimento e dirigenti, ufficiali ed occulti che secondo l'accusa hanno spremuto lo stabilimento al massimo a scapito di salute e ambiente. Undici imputati a processo risponderanno di associazione per delinquere, una quindicina di disastro ambientale ed avvelenamento di sostanze alimentari.
Rinvio a giudizio anche per l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola accusato di concussione aggravata per presunte pressioni ai danni dell'Arpa in favore del siderurgico. Delle stesse accuse dovrà rispondere l'ex presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido, accusato di aver fatto pressioni su due dirigenti all'Ambiente per favorire il rilascio di autorizzazioni alle discariche dell'Ilva.
A processo anche il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, accusato di abuso d'ufficio per non aver assunto misure contro l'inquinamento. E anche dirigenti dello stabilimento per il reato di omicidio colposo per la morte di due operai deceduti nello stabilimento nel 2013. (Segue)
© Riproduzione Riservata