SANITÀ
In 9mila senza medico di base
Cinque andranno in pensione o saranno trasferiti. Ats tranquillizza i cittadini: «I loro colleghi hanno posto»
Sono circa novemila i cittadini che nel distretto sanitario saronnese hanno già iniziato a darsi da fare per cambiare il proprio medico oppure dovranno presto avviare le pratiche necessarie a farlo.
In queste ore, anche sui social, diversi residenti hanno però chiesto di poter disporre di maggiori informazioni, e c’è anche chi sollecita verifiche, da parte delle competenti autorità sanitarie, per valutare se sia necessario o meno prevedere l’assunzione di nuovi medici.
In cinque lasciano
Di recente, a Saronno, è purtroppo prematuramente scomparso Michele Marzorati (l’ex consigliere comunale e imprenditore nel settore sanitario che era anche medico di base), mentre due medici sono prossimi al pensionamento. Nel comprensorio, infine, sarebbero in vista due-tre trasferimenti. Insomma, una mini-rivoluzione nell’ambito medico sanitario che, secondo alcuni cittadini, avrebbe dovuto essere gestita meglio, ad esempio fornendo nelle lettere inviate agli assistiti precise informazioni sui nominativi dei medici disponibili; qualcuno si è lamentato dopo avere provato a saperne di più anche su Internet, non riuscendo però a trovare le informazioni che stava cercando.
Istruzioni per l’uso
Ats rende noto che il numero dei medici di assistenza primaria presenti nell’ambito territoriale di Saronno è di 26, gli assistiti complessivi in carico 32.773; due sono effettivamente quelli prossimi al pensionamento in tale ambito. Viene poi sottolineato che l’elenco dei medici in attività è disponibile sul sito Ats - medici di Saronno (www.ats-insubria.it/medici-pediatri/medici/distretto-di-saronno). Le lettere di avviso dei prossimi pensionamenti vengono invece inviate dalle Asst e quindi dai distretti. In generale, Ats garantisce di avere profuso il massimo impegno nella gestione dei medici di famiglia, e sottolinea che molti di loro hanno ancora diversi posti disponibili, e di conseguenza la possibilità di accogliere senza particolari difficoltà le famiglie che si dovranno cercare un nuovo medico di base. Nonostante le riorganizzazioni, insomma, la situazione sarebbe sotto controllo.
Caso pediatri
Di recente però qualche malumore si era già registrato, in città, sulla situazione dei pediatri. A seguito del trasferimento a Milano di uno dei medici, alcune famiglie avevano lamentato la necessità di prevedere al più presto l’arrivo di nuovi pediatri, pur se quelli disponibili avevano comunque posti a disposizione, per garantire un’efficace gestione di un servizio tanto delicato e importante, con casi e patologie che spesso richiedono un’attenzione costante e continua.
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