IL DISSERVIZIO
In dialisi senz’aria condizionata
Pazienti e personale uniti: situazione inaccettabile
Una protesta forte, civile, accorata, partecipata e soprattutto collettiva è quella che unisce i pazienti dializzati e i loro parenti con il pieno sostegno e il massimo supporto di personale medico e infermieristico del reparto di Emodialisi, al quinto piano del Sant’Antonio Abate.
Sì, perché il problema non è di poco conto soprattutto in una stagione torrida e afosa come questa estate ed è il mancato funzionamento dell’impianto di aria condizionata dovuto a quanto pare alla rottura della climatizzazione che provoca nel reparto una sensazione di vero e proprio soffocamento, tanto che senza mezzi termini pazienti e non solo loro dicono: «è una situazione da terzo mondo, così non possiamo più andare avanti, vogliamo risposte».
Inevitabile che questa sindrome da caldo senza precedenti non si sia fermata solo alle lamentele ma anche a concrete segnalazioni con la consapevolezza che quest’anno la realtà è al limite rispetto a un’emergenza già vissuta gli anni precedenti.
Infatti il reparto ha più volte provveduto ad inoltrare una serie di richieste agli uffici competenti che nonostante l’intervento di più tecnici non ha risolto il problema con rischi anche per i pazienti.
Articolo sulla Prealpina del Lunedì del 10 luglio.
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