L’ASSALTO
In farmacia col coltello in pugno
Mezzogiorno di terrore: la cassa non s’apre, bandito scappa con 25 euro in moneta
«Quando è entrato io ero nel retrobottega, stavo facendo un lavoro e avevo in mano un bisturi. La collaboratrice che si trovava al banco ha visto subito il coltello, io mi sono alzata e le sono andata incontro. Non ho avuto paura, quello pareva più spaventato di me. Voleva i soldi che c’erano nella cassa, ma la cassa non si apriva. Ha cominciato a prenderla a pugni, ma quella niente. Alla fine gli ho detto di prendere un cilindretto di monetine che avrei dovuto usare come resto. Venticinque euro in tutto, non si è trattato certo di un gran colpo».
La titolare della farmacia sotto i portici del piazzale della Stazione è una donna minuta, ma che pare fatta d’acciaio. Ieri, mercoledì 13 dicembre, attorno a mezzogiorno un rapinatore solitario è entrato nel suo negozio stringendo in pugno un coltello da cucina.
L’uomo, d’età apparente sui trent’anni, era molto agitato: forse aveva bevuto, forse era sotto gli effetti di qualche stupefacente.
Di certo è andato diritto al sodo, puntando alla cassa.
Nella farmacia non c’erano clienti, solo la commessa al banco e la titolare nel retrobottega. L’assalto è durato pochi istanti, più di imbarazzo che di terrore: la cassa che non voleva aprirsi, il rapinatore che comunque non mollava. Alla fine, la decisione di levarselo di torno dandogli il cilindretto delle monete che era stato appena ritirato in banca.
E la consapevolezza del degrado in cui versa una zona strategica della città.
Servizio sulla Prealpina di giovedì 14 dicembre.
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