India
India, Ratan Tata "richiamato" dalla pensione rassicura sul gruppo
Dopo clamorosa destituzione di Cyrus Mistry, che smorza toni
Roma, 25 ott. (askanews) - Alla fine è dovuto scendere in campo il carismatico capofamiglia, Ratan Tata, per rassicurare dirigenti, dipendenti e investitori dopo la clamorosa destituzione del presidente Cyrus Mistry, che aveva rilevato la guida del gigantesco conglomerato industriale dal 2014. Richiamato in servizio dalla pensione dorata, a 78 anni ha messo subito le mani avanti avvertendo che il suo ritorno serve unicamente a garantire "stabilità e continuità, per evitare un vuoto".
Che durerà poco, unicamente il tempo di individuare un nuovo top manager. Il processo dovrebbe richiedere 4 mesi. Nel frattempo lo steso Mistry si è mosso per smorzare le speculazioni di un sui possibile imminente ricorso in tribunale contro il siluramento. Ipotesi che tuttavia era stata alimentata dalla holding a cui fa riferimento, la Shapoorji Pallonji, azionista rilevante di tata Sons, la holding del gruppo Tata, che aveva avvertito che il presidente non poteva essere cacciato senza un preavviso di 2 settimane.
Questo intreccio di circostanze, combinato soprattutto al fatto che Tata è un gruppo con un fatturato da 100 miliardi di dollari l'anno, ha alimentato l'attenzione sulla vicenda. Il gruppo ha 150 anni di storia alle spalle ma è stato proprio Ratan Tata a guidarne l'ascesa in una potenza di portata globale. Di recente però non sono mancate le difficoltà. E all'estromesso presidente si rimproverava proprio di non esser riuscito a superarle. (fonte Afp)
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