PAURA A TURBIGO
Inghiottito dal Ticino, lo salva un bagnante
È grave un ragazzo di 22 anni del Mali, rimasto sott’acqua per almeno 3 minuti
Sempre nello stesso posto, pericolosissimo. Sempre uno straniero arrivato da lontano, un ragazzo che con l’acqua non ha molta confidenza e che finisce per infilarsi in una trappola mortale. Stavolta tutto sommato è andata bene. Perché quando ormai tutti lo davano per spacciato, il ragazzo, un 22enne del Mali, è stato afferrato da un bagnante e riportato a riva, dove i soccorritori hanno immediatamente iniziato le manovre di rianimazione. Il pericolo di vita sarebbe scongiurato.
L’ennesimo incidente sulla spiaggia sotto il ponte di ferro di Turbigo si è verificato attorno alle 16.30. Il termometro aveva raggiunto il massimo, sulla spiaggia di sassi c’erano più di 35 gradi. Tanta la gente arrivata per prendere il fresco sulle rive del Fiume Azzurro, tra i tanti anche un gruppo di giovanissimi africani. Come tanti altri i ragazzi sono entrati in acqua, tenendosi vicini alla riva. Poi a un certo punto uno di loro ha cominciato a spingersi al largo, un passo dopo l’altro per provare l’ebbrezza di sentire l’acqua che gli cresceva attorno. A un certo punto, il fondale gli è mancato sotto i piedi: il ragazzo ha cominciato ad annaspare, un minuto dopo era già stato inghiottito dal fiume. Gli amici si sono messi a gridare, un uomo che stava prendendo il sole sulla riva ha visto il giovane che si dibatteva e ha capito che se qualcuno non lo avesse tirato fuori sarebbe morto in pochi minuti. Così senza pensarci due volte si è tuffato e ha cominciato a cercarlo. L’acqua era scura, nel centro del Ticino ci sono buche e mulinelli che cambiano da una piena all’altra, chi abita a Turbigo sa che quella è una zona maledetta. Nonostante questo, confidando nella sua forza e nella sua abilità come nuotatore il bagnante è andato avanti a cercare e cercare, fino a quando non è riuscito ad afferrare il corpo del ragazzo, che ormai aveva perso i sensi. Il 22enne è rimasto sott’acqua tre, quattro minuti al massimo. Riportato a riva, è stato adagiato su una barella e immediatamente soccorso dal personale della Croce rossa e dell’auto medica, che nel frattemo era arrivato insieme ai vigili del fuoco e alle pattuglie della polizia locale e dei carabinieri. Le manovre di rianimazione sono iniziate subito, appena il ragazzo ha dato segni di vita è stato intubato e trasportato in ambulanza all’ospedale di Novara, dove è stato sottoposto a terapia intensiva. Per lui le prossime ore saranno decisive.
Gli amici del 22enne sono invece stati portati nella caserma dei carabinieri di Turbigo per essere interrogati, l’ipotesi più probabile è però quella dell’ennesimo, banalissimo incidente: che questa volta solo per miracolo non si è trasformato in una nuova tragedia.
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