IL FILM
«Io, innamorato di Varese»
Ultimi ciak di “Suspiria”: il regista Guadagnino ringrazia la città, che ricambia
Alla fine è uscito dal bunker. Prossimo all’ultimo ciak varesino di “Suspiria”, Luca Guadagninoha incontrato domenica 18 dicembre autorità e media in un appuntamento organizzato a Ville Ponti dalla Camera di Commercio.
L’occasione per conoscere anche qualche dato sugli effetti in termini economici della presenza di una produzione cinematografica dal respiro internazionale. 135 le comparse varesine coinvolte, 13 le imprese locali che hanno fornito materiali. Questa la voce di spese più alta della Frenesy Film Company: 2.150mila euro. 456mila invece per hotel (Palace su tutti), B&B e appartamenti. Cifre comunicate con soddisfazione da Giuseppe Albertini, presidente della Camera di Commercio che - grazie a un’intuizione del segretario generale Mauro Temperelli - ha messo a disposizione gli uffici di un piano.
Così la Camera di Commercio è diventata (quattro mesi fa) il quartiere generale della Frenesy almeno fino a quando - a inizio novembre - non sono risuonate nell’aria le parole “ciak, motore, azione».
A beneficiarne il Grand Hotel Campo dei Fiori, per quello che - come si augura anche il sindaco Davide Galimberti intervenuto allo scambio di saluti - potrebbe essere solo il primo atto di una rinascita a lungo attesa.
«Mi serviva - ha spiegato Guadagnino - un posto in cui potere ambientare tutta o quasi una vicenda che è complessa. Avevo già girato a Varese una scena alla Canottieri per “Io sono l’amore” poi tagliata. Ma è stato il Gran Hotel Sommaruga a conquistarmi. Ho intuito che fosse il set ideale».
Ampio servizio sulla Prealpina del Lunedì del 19 dicembre.
© Riproduzione Riservata