Siria
Isis torna ad attaccare kobane, tre attentati kamikaze
Strage di curdi nel vicino villaggio di Barkh Butan
Roma 25 giu. (askanews) - L'Isis, cacciata da Kobane cinque mesi fa, è tornata ad attaccare la città con tre attentati suicidi che hanno provocato numerose vittime; le milizie inoltre hanno giustiziato oltre venti curdi in un vicino villaggio prima di essere costretti a ritirarsi dall'arrivo dei peshmerga.
La prima autobomba ha causato almeno cinque morti fra la popolazione; secondo fonti locali sentite da askanews, i jihadisti si sono inoltre impadroniti di quattro edifici, in cui si sarebbero asserragliati.
La seconda autobomba è invece esplosa nei pressi del valico di frontiera con la Turchia di Mursitpinar; poco dopo è avvenuta una terza detonazione, senza che al momento sia disponibile alcun bilancio delle vittime di questo doppio attentato.
Non è chiaro da dove siano arrivati i responsabili degli attacchi: secondo fonti curde i jhadisti indossavano uniformi dei peshmerga e si sarebbero infiltrati all'alba dalla Turchia: Ankara ha tuttavia smentito che siano passati attraverso il proprio territorio.
I jihadisti hanno poi eseguito la condanna a morte di 23 curdi
- fra cui donne e bambini - nel villaggio di Barkh Butan: nei combattimenti coni residenti del villaggio sarebbero morti almeno cinque miliziani dell'Isis. I jihadisti erano entrati a Barkh Butan questa mattina per poi ritirarsi subito dopo a causa dei bombardamenti della coalizione internazionale e dell'arrivo di rinforzi curdi che hanno circondato la località.
(fonte Afp)
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