RUGBY
Italia-Galles, show a Legnano
Oggi l’affascinante sfida che apre la stagione del Sei Nazioni Under 20. Si gioca allo stadio Mari
Tutto pronto al “Giovanni Mari”. Lo stadio apre i battenti questa sera alla prima giornata del Sei Nazioni Under 20 con Italia-Galles in calendario: lancette dell’orologio puntate alle 19 e poi sarà un’altra battaglia di Legnano. Meno cruenta di quella storica del 29 maggio 1176 contro l’esercito di Federico Barbarossa, ma si vuole il medesimo risultato: la vittoria.
Il “Mari” è stato tirato a lucido, perfetto il maquillage a cui è stato sottoposto, pali “ad acca” che escono in bella mostra dal terreno e linee tracciate sul manto. Non c’è che dire, affascina questa inconsueta visione i cui artefici sono tre: il Rugby Parabiago, il Comune di Legnano e la Federugby.
Di certo la collaborazione tra il club del presidente Marazzini e Palazzo Malinverni è soltanto agli inizi, all’orizzonte il Rugby Sound con la recente approvazione dello schema di convenzione tra le parti per traghettare al Castello di Legnano (30 giugno-9 luglio) la kermesse musicale nata e cresciuta a Parabiago.
E qualche altra importante partita di rugby? Godiamo intanto di quella che tra poche ore darà il via all’edizione 2017 del Sei Nazioni, una sfida tra Italia e Galles che promette scintille a dispetto delle condizioni meteo che preannunciano pioggia. Irlandese la direzione arbitrale con Sean Gallagher coadiuvato sulle linee da Joy Neville e Paul Haycock, e con Brian McNiece al TMO.
Il Galles, arrivato giovedì,, si presenta con tanti esordienti, ben 20, ma non cambia nulla perché da quelle parti ne togli uno buono e ne entra uno ancora più bravo. Lo sa bene Jason Strange, coach dei Dragoni, il quale punta non a caso sulla linea giovane per creare e modellare il potenziale del futuro.
Le stelle sono i reduci della galoppata vincente dello scorso anno, un Grande Slam che significa aver vinto tutto contro tutti: Sieniawski, terze linea, Assiratti, pilone, e Rosser, ala, sono il valore aggiunto.
Molti dei protagonisti della storia gallese sono passati da qui, è il caso di Alun Wyn Jones (nel 2005 con l’Under 21 nell’altro storico Grande Slam), 105 caps e capitano del Galles domenica a Roma nel Sei Nazioni seniores.
L’Italia, per contro, ha curato i dettagli: fisicamente è preparata allo scontro frontale e, per quanto visto al “Venegoni - Marazzini” di Parabiago in questi giorni di preparazione, sembra anche abile interprete di un gioco che non vuol essere improntato solamente su una fisicità che comunque ha il suo spessore. Sedici dei 23 convocati dagli allenatori Orlandi e Troncon passano dall’Accademia Fir “Ivan Francescato”, alta scuola. E poi atleti come Trussardi (Clermont Auvergne), Iachizzi (Perpignan) e Fuso (Stade Aurillacois) giocano stabilmente in Francia.C’è anche chi non appartiene a un grande club ma è proprietà di una società come tante, che milita in serie C1, ovvero il Delebio. Però di Massimo Ceciliani dicono che sia davvero forte nel ruolo di tallonatore.
I sogni esistono ancora, i gallesi sono avvisati.
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