RUGBY
Italia ko, Legnano in meta
Grande pubblico al “Mari”, 2.300 spettatori applaudono il Galles che supera gli azzurri nella prima del Sei Nazioni Under 20: finisce 5-27, ma il punteggio è forse troppo severo
Implacabili. I Dragoni fanno bottino al “Giovanni Mari” nella prima giornata del Sei Nazioni Under 20. Il Galles invade e conquista l’Alto Milanese. Non fa sconti all’Italia: soffre, certo, ma quando trova lo spazio mette le distanze con precisi fendenti che portano al 5-27 finale.
Il colpo d’occhio dello stadio di via Pisacane è da subito impressionante, c’è l’assalto del popolo del rugby.
Si ritrovano tre generazioni di rugbisti, famiglie e appassionati, ma anche tanti curiosi attirati da un evento del quale si parlerà a lungo a Legnano.
Tribuna coperta stracolma, preso d’assalto anche il settore di fronte, quello esposto alle intemperie. Alla fine si conteranno 2.300 spettatori.
Presente il gotha azzuzzo, dal presidente federale Gavazzi a Vaccari e Checchinato, oltre al consiglio regionale della Fir con il presidente Bresciani in testa.
Tanta gente di rugby, sugli spalti. Tra la folla passa Marcello Cuttitta, il metaman azzurro di tutti i tempi, che va a raggiungere l’amico Norberto Mastrocola in tribuna stampa.
Uno sguardo attorno e tra il pubblico si scorge un signore dall’aspetto tipicamente anglosassone: è un viso noto, azzarda qualcuno, e ci crediamo perché è Nigel Owens, il miglior arbitro internazionale. È gallese, per l’occasione fa il tifoso ma anche il vipperché tra foto e autografi è il più gettonato. Strano vedere tanto affetto per un arbitro, ma questo è il rugby...
Intanto la partita inizia, tante le speranze e silenzio di tomba al 9’ quando Cioffi tenta la via dei pali dalla lunga distanza. La precisione c’è, meno la potenza, ma il pubblico approva.
È il 13’ quando le tribune esplodono: prova di potenza della mischia e Baldino schiaccia, Italia in vantaggio. Al 20’ è la schiera di gallesi ad esultare per la meta del pilone Carre e il piede di Ben Jones porta sopra i Dragoni (5-7).
Bagarre in campo quando al 31’ il capitano dei Dragoni Will Jones (man of the match) placca al collo Trussardi: si mostrano i muscoli ma tutto finisce lì.
Mentre il mancino Ben Jones esibisce la sua bravura al piede (5-10), il team manager Appiani vive con intensità la partita a bordo campo e in tribuna stampa c’è un’altra Italia-Galles tra gli addetti ai lavori.
Riscuote successo anche la bionda Joy Neville, avvenente giudice di linea irlandese, mentre qualcuno fa notare che certi numeri di pubblico si registrano soltanto per la Sagra del Carroccio. Per la soddisfazione del sindaco Alberto Centinaio e del Gran Maestro del Collegio dei Capitani, Alberto Oldrini, presente assieme alle reggenze delle contrade.
Intanto lo spettacolo si prende una pausa e alla ripresa (5-10 il parziale), sotto la pioggia, costa caro all’Italia il giallo a Rimpelli: meta, trasformazione e piazzato. Totale 10 punti.
La partita è virtualmente chiusa, 5-20 sul taccuino dell’irlandese Gallagher, ma ci sono ancora spazi per gli azzurri che alzano il ritmo cercando di scardinare la difesa gallese.
“Arateli”, grida qualcuno dalle tribune, e gli azzurri lo fanno davvero.
Beffa finale al 40’, quando Kieran William dribbla tutti segnando in mezzo ai pali. E sulla conversione dell’ottimo Ben Jones (scuola pedatoria di grande tradizione quella gallese) si chiude la contesa: 5-27, forse troppo severo perché quest’Italia è piaciuta e, come voleva Orlandi, ha dato il massimo.
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