Libia
Italiani rapiti in Libia, Gentiloni: intelligence sta lavorando
Il ministro degli Esteri poche ore dopo sequestro italiani
Roma, 20 lug. (askanews) - A poche ore dal sequestro di quattro cittadini italiani in Libia, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha detto che il governo "sta lavorando con l'intelligence. Dobbiamo concentrare gli sforzi per recuperarli e ci preoccupiamo di essere vicini ai familiari".
"E' sempre difficile fare previsioni dopo poche ore, capire la natura e i responsabili" del sequestro, ha continuato il capo della Farnesina, "peraltro si tratta di una zona in cui ci sono precedenti" rapimenti. "Al momento ci concentriamo sul lavoro sul terreno per ottenere altre informazioni", ha detto il ministro ai microfoni di Sky24.
I quattro italiani rapiti nell'Ovest della Libia sarebbero stati "prelevati" la sera di ieri a Zuaia, città sotto il controllo delle milizie islamiste che appoggiano il governo di Tripoli, a Nord-ovest del Paese nordafricano, "mentre stavano rientrando dalla Tunisia".
Stamane la Farnesina ha dato la notizia del rapimento nei pressi del compound dell'Eni nella zona di Mellitah (tra Tripoli e il confine con la Tunisia). Si tratta di dipendenti della società di costruzioni Bonatti di Parma.
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