TRIENNALE
La città secondo Carlo Ramous
Monumentali nella loro pelle metallica, eppure aeree ed eleganti come ideogrammi: le opere di Carlo Ramous (1926-2003), allievo di Marino Marini all’Accademia di Brera e tra i protagonisti della scultura della seconda metà del secolo scorso, sono ideate per disegnare il paesaggio urbano, per dialogare con lo spazio, con il cielo, le case e le strade.
«Gesto per la Libertà» dal 1981 è il cuore di piazza della Conciliazione a Milano; mentre «Ad Astra» (1992) ha completamente trasformato - con le sue sette tonnellate di acciaio inossidabile per dodici metri di altezza - la piazza di Chiba City in Giappone. Alla scultura «ambientale» Ramous approda negli anni Settanta dopo un ventennio di intensa ricerca, iniziato con interventi scultorei applicati all’architettura religiosa e industriale: un percorso ora al centro di una retrospettiva alla Triennale di Milano, a cura di Fulvio Irace e Luca Pietro Nicoletti, catalogo Silvana Editoriale.
Dal giardino della Triennale e dal Parco dell’arte dell’Idroscalo arrivano due delle sei opere «ambientali» che introducono la visita, che prosegue con disegni, dipinti, bozzetti preparatori e una selezione di sculture che copre il ventennio più importante per l’artista, con il passaggio dalla scultura modellata al ferro saldato e dalla ricerca delle sensazioni tattili al contatto con la materia, a un procedere per profili netti e taglienti, come un’unica linea danzante nello spazio.
La mostra è anche l’occasione per un focus sul rapporto tra Ramous e gli architetti: un dialogo vivo e produttivo ha dato vita alle facciate di Santa Marcellina e San Giovanni Bosco e alla decorazione scultorea dell’intero prospetto (circa 1000 mq) dello stabilimento tipografico di Cino Del Duca di Blois.
Carlo Ramous «Scultura Architettura Città» - Milano, Palazzo della Triennale, viale Emilio Alemagna 6, fino al 17 settembre da martedì a domenica ore 10.30-20.30, ingresso libero, altre info 02.724341 oppure sul sito www.triennale.org.
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