IL CARTELLONE
La Classica bella stagione
Da Sokolov a Pahud, grandi protagonisti internazioni nella rassegna varesina domenicale al Salone Estense
Con la musica classica ogni tanto capita di inventarsi il concerto imperdibile, l’evento in cui le divinità musicali si degnano di scendere tra gli umani. È molto più complicato, invece, programmare una stagione di alto livello che duri negli anni, mettendo assieme con certosina pazienza un pubblico fedele, capace di garantire quasi sempre il tutto esaurito. Lo fanno i grandi teatri (con grande dispendio economico) e gli enti musicali storici delle grandi città; è inusuale in una città considerata (colpevolmente) di provincia.
A Varese accade: da quasi vent’anni la Stagione Musicale del Comune si assesta su livelli di eccellenza. Merito del suo direttore artistico, Fabio Sartorelli, e merito del Comune, che ha continuato a crederci. In una città musicale per vocazione come Lucerna, nel prossimo festival pianistico di novembre sarà ospite un mostro sacro come Radu Lupu. Eppure a Varese ci sarà anche di meglio, perché nella stagione 2015/2016 suonerà un mito del pianoforte, Grigory Sokolov, atteso il 7 febbraio. E non è la prima volta che Sokolov si esibisce per il pubblico varesino. Certo, i concerti si tengono tutti di domenica, quando i grandi nomi del jet set della musica classica internazionale sono liberi da impegni. Eppure c’è anche qualcos’altro, perché i grandi nomi, a Varese, ritornano: c’è una cornice speciale (il settecentesco Salone Estense) e c’è un pubblico di appassionati attento e preparato, che gratifica gli artisti con il silenzio durante le esecuzioni e gli applausi alla fine.
In sedici anni (siamo all’edizione numero XVII) da Varese se sono passati di grandi interpreti, come Sokolov e come il Quartetto di Cremona, già ospite nel 2012 e di nuovo protagonista in questa stagione il 21 febbraio, insieme al pianista Andrea Lucchesini. Tutti i concerti sono di domenica, sempre alle ore 20.30 e sempre al Salone Estense, tranne il tradizionale appuntamento conclusivo a ingresso libero nella Basilica di San Vittore, domenica 20 marzo alle ore 21, che vedrà nuovamente protagonisti i prestigiosi complessi di Philippe Herreweghe, il Collegium Vocale Gent e l’Orchestre des Champs-Élysées, impegnati nelle “Ultime sette parole di Cristo sulla croce” di Haydn. Tradizionale è diventato anche il concerto di apertura in collaborazione con Varese Alzheimer Onlus, in programma quest’anno domenica 4 ottobre con il giovane pianista Federico Colli.
Il 25 ottobre tocca all’ensemble di fiati Zefiro in una serata tutta mozartiana, il 15 novembre torna al Salone Estense il violinista virtuoso Sergej Krilov (con il pianista Rotislav Krimer), il 29 novembre c’è una serata intrigante con i dodici sassofonisti del Selmer Saxharmonic, il 17 gennaio ecco un altro gradito ritorno, quello del Quartetto Fauré, già protagonista di un memorabile concerto nel 2013. Ancora un quartetto d’archi il 31 gennaio, il Pavel Haas Quartet, altra formazione di valore internazionale, quindi Sokolov il 7 febbraio, il Quartetto di Cremona e Andrea Lucchesini il 21 febbraio, il 13 marzo il primo flauto dei Berliner Philharmoniker Emmanuel Pahud, accompagnato al pianoforte da Éric Le Sage e per finire, il 20 marzo, il Collegium Vocale Gent.
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