SANITÀ
La cura dei colori per i neonati fragili
Cromoterapia all’ospedale Del Ponte. Traslochi nei nuovi padiglioni
I piccoli pazienti più fragili ma fortissimi, quelli nati prematuri o con altre patologie e che subito devono combattere per conquistare il loro posto nel mondo, hanno una nuova casa. Con cromoterapia. Secondo trasloco nel nuovo ospedale della mamma e del bambino. La Terapia intensiva neonatale e la Neonatologia si sono trasferite dal piano terreno del “vecchio” Del Ponte al quarto piano del padiglione Michelangelo.
Il primo a entrare nel nuovo reparto è stato un piccolo nato un mese e mezzo fa e che pesa a malapena un chilogrammo. A mezzogiorno, trasferimento completato. Una ventina di piccoli ospiti suddivisi tra la terapia intensiva vera e propria e la Neonatologia: la prima passa da cinque a dieci posti, la seconda da quindici a venti. La novità è rappresentata dagli spazi ma anche da tecnologie avanzate e da un impianto per la cromoterapia. Si trova nelle dieci stanze per i piccoli più critici. «Un sistema che permette di graduare l’intensità della luce e del colore e che rappresenta uno degli aspetti più avveniristici del reparto», dice il direttore generale dell’Asst Sette Laghi Callisto Bravi che il 10 agosto ha seguito di persona le fasi del trasloco. «Ho colto un entusiasmo e un impegno unici da parte del personale, un segno importante».
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