FONDAZIONE BANDERA
La forma di Giovanni Mancin
È il titolo «Nel segno della forma» a indicare, nella personale di Giovanni Mancin (vive e lavora a Castelletto Ticino) a cura di Cristina Moregola, in mostra alla Fondazione Bandera per l’arte a Busto Arsizio, il dialogo tra le trame su superficie piana con altre impresse nelle sculture.
A fianco della professione di restauratore di mobili antichi, Mancin ha maturato esperienza artistica formandosi presso gli studi di Ausilio Cattaneo e Azelio Corni.
Le trame segniche presenti nelle opere, paiono emergere da sedimenti elaborati nella memoria dell’artista, come dalla sua pluridecennale passione per l’archeologia. Mancin pone in atto un sistema di equilibri tra due differenti concezioni di tempo: quello presente, dettato da stilemi della contemporaneità, l’altro in stretta relazione con le incisioni rupestri.
È l’incidere il segno nella solidità della materia o porlo delicatamente su sottili carte di riso, mosse al primo passaggio del visitatore, a mutuare rimandi e consonanze con mediazioni stilistiche tali da approdare e fondere le due forme espressive sulla tela, dove, su uno strato materico si compie la modulazione di cadenze formali quale rimando alla scrittura rupestre, evocazione all’innato desiderio dell’uomo di trasmettere ai suoi simili, la testimonianza della sua esistenza.
Giovanni Mancin, «Nel segno della forma» - Busto Arsizio, Fondazione Bandera per l’Arte, via Andrea Costa 29, fino al 29 gennaio da giovedì a domenica ore 16-19.
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