Doping
La Iaaf squalifica a vita tre alti dirigenti per dopind
Hanno coperto dei casi in cambio di denaro
Roma, 7 gen. (askanews) - La commissione etica della Federazione internazionale di atletica leggera ha squalificato a vita tre dei suoi dirigenti già sospesi. Si tratta del senegalese Papa Massata Diack, figlio dell'ex presidente Lamine e consulente per il marketing della Iaaf, dell'ex presidente della federazione russa Valentin Balakhnichev, del responsabile tecnico del fondo e della marcia russa Alexei Melnikov. Cinque anni di squalifica per il francese Gabriel Dollé, ex direttore del dipartimento antidoping. Sono tutti accusati di aver coperto casi-doping, anche in cambio di soldi. Tutto è partito dalla vicenda della maratoneta Liliya Shobukhova alla quale vennero estorte centinaia di migliaia di dollari per evitare una squalifica per doping prima dell'Olimpiade di Londra 2012. Le motivazioni di tali decisioni sono contenute in un report di 170 pagine reso pubblico oggi nel quale si legge che, invece di supportare l'antidoping hanno agito in maniera diametralmente opposta. "Le squalifiche a vita annunciate non potrebbe mandare un messaggio più forte: chi tenta di corrompere o sovvertire l'ordine nel nostro mondo verrà giudicato con assoluta fermezza" ha commentato il presidente della Iaaf Sebastian Coe.
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