RETROSPETTIVA
La libertà di Enrico Baj
Uno dei protagonisti delle avanguardie del Novecento, Enrico Baj (Milano 1924 - Vergiate 2003), viene ricordato con una retrospettiva alla Fondazione Marconi di Milano. Erede delle esperienze surreal-dadaista, Baj improntò però le sue opere alla denuncia sociale, usando soprattutto il collage di insegne militari, passamanerie ed altro materiale con cui componeva immagini ironiche di aristocratici, ufficiali e dame dell’alta società.
Il suo quadro più famoso, ripresentato in questa rassegna, riguardò un drammatico avvenimento del dicembre 1969: la morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato da una finestra della Questura di Milano, dove veniva interrogato nei giorni seguenti alla strage di Piazza Fontana.
Su una tela lunga 12 metri Baj viene raffigurò quella tragica caduta. È una complessa composizione, ispirata a «Guernica» di Picasso e con un titolo, «Funerali dell’anarchico Pinelli», agganciato al dipinto futurista di Carlo Carrà, «Funerali dell’anarchico Galli».
Enrico Baj, «L’arte è libertà» - Milano, Fondazione Marconi, via Tadino 15, la mostra è stata prorogata al 17 febbraio, da martedì a sabato 10-13 e 15-19, ingresso libero.
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