IL GRANDE EVENTO
«La nostra storia è fatta di miracoli»
Conferita la cittadinanza onoraria a Daniele e Lea Nissim, i due fratelli ebrei che furono salvati dalla repressione nazifascista
Il sindaco di Cunardo, Angelo Morisi, ha conferito questa mattina, 19 ottobre, la cittadinanza onoraria a Daniele e Lea Nissim, i due fratelli ebrei che dal 1943 al 1945, insieme alla famiglia, trovarono riparo in paese dalle persecuzioni nazifasciste. Allora avevano pochi mesi lui, 4 anni lei: furono ospitati un appartamento, in via Roma, che oggi hanno potuto rivedere dopo 74 anni. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Provincia, Gunnar Vincenzi, il presidente provinciale dell’Anpi, Ester De Tomasi, il consigliere regionale Alessandro Alfieri, il consigliere provinciale Paolo Bertocchi, di Cunardo, numerosi alunni delle scuole, diversi sindaci dell’Alto Varesotto, autorità civili e militari, e Giovanni Bloisi, il ciclista della Memoria che grazie ad un incontro fortuito a Gerusalemme è entrato per primo in contatto con i Nissim. Daniele e Lea hanno raccontato la loro storia: dalla fuga da Padova all’arrivo a Cunardo, «grazie ai partigiani», fino al mancato espatrio in Svizzera che si rivelò provvidenziale. «Nissim in ebraico significa miracoli: la nostra storia è fatta davvero di miracoli». E quindi un ringraziamento a Cunardo e ai cunardesi dell’epoca che pur sapendo della loro presenza e delle loro origini, non li denunciarono.
Servizio completo sulla Prealpina di venerdì 20 ottobre
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