I COLORI DEL LAGO
La poetica pittura di Beluffi
Nella sua ormai lunga carriera, Giovanni Beluffi è sempre stato molto attento alla connotazione qualitativa della sua opera, che si è sempre distinta per il segno rapido e coinvolgente, la sensibilità cromatica, la vasta spazialità, le prospettive portate al limite. Da qualche tempo a questa parte, l’artista di Castelseprio ha ulteriormente affinato i suoi lavori e, pur restando entro i limiti della sua vocazione naturalistica, ha abbandonato la necessità del figurabile e delle apparenze per abbandonarsi al puro sentimento ed arrivare infine ad un naturale pensato, anche in questa nuova mostra dedicata a «Natura, lago, poesia». Lo spazio diventa mentale, senza più alcun limite fisico, la realtà lascia il posto all’evocazione, la materia è scarnificata sino ad usufruire anche del colore della tela, le forme diventano ombre evanescenti che sembrano emergere dall’inconscio. Beluffi trova il suo linguaggio trasognato nella dissoluzione delle forme in spazi sempre più sensibili di colore, a volte segnati da presenze leggere e allusive, trapassate da delicate vibrazioni di luce. L’organizzazione semplice della superficie esalta come caratterizzante un dato di flessione tonale o l’emergere di un minimale segno allusivo. Così tutto acquista la lievità intimistica della poesia.
Giovanni Beluffi, «Natura, lago, poesia» - Ad Angera, Studio Liberty, piazza Garibaldi 12, fino al 22 novembre venerdì e sabato ore 15.30-18.30, domenica ore 10.30-12.30 e 15.30-18.30.
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