PELLE
La psoriasi che vergogna
Psoriasi: diffusa malattia autoimmune cronica, non contagiosa, che colpisce fino al 3 per cento della popolazione mondiale. Nel tipo più comune, detta a placche, si presenta sotto forma di chiazze rosse in rilievo, ricoperte da uno strato bianco/argenteo di cellule cutanee morte.
La psoriasi non è solo un problema estetico, ma una malattia cronica, persistente e spesso invalidante, che può compromettere anche gli aspetti in apparenza meno importanti della vita delle persone. Fino al 30 per cento dei pazienti con psoriasi ha sviluppato - o svilupperà - artrite psoriasica, una patologia che colpisce anche le articolazioni causando sintomi debilitanti inclusi dolore, rigidità e danno articolare irreversibile. La psoriasi è anche associata ad altre malattie gravi, come il diabete, le patologie cardiache e la depressione.
Di recente Novartis ha annunciato i nuovi risultati del più vasto sondaggio globale mai condotto finora tra le persone con psoriasi. Tali risultati rivelano che l’84 per cento dei pazienti con psoriasi da moderata a severa è vittima di discriminazioni e umiliazioni - molti di loro vengono insistentemente fissati in pubblico - a causa della loro condizione.
Inoltre, i risultati dimostrano che i pazienti nutrono aspettative molto scarse per quanto riguarda la possibilità di ottenere una pelle libera da lesioni. «Questo sondaggio ha detto Novartis - rappresenta il nostro impegno a sostenere la risoluzione dell’Organizzazione mondiale della sanità volta a fare della psoriasi una priorità sanitaria mondiale, lottando contro la stigmatizzazione e l’ignoranza associate alla patologia e migliorando il trattamento del paziente».
Al sondaggio hanno preso parte oltre 8.300 persone provenienti da 31 Paesi. Oltre a evidenziare livelli inaccettabili di discriminazione e umiliazione, il sondaggio dimostra che quasi la metà degli psorisiaci si si è vista chiedere se la malattia fosse contagiosa. L’indagine ha anche svelato gli effetti pesanti che la psoriasi può avere sulla vita personale e sulla salute mentale di chi ne è affetto: il 16% dei partecipanti ha infatti ammesso di nascondersi, coprirsi più del necessario per vergogna.
Diffusa è la mancanza di speranza di avere prima o poi una pelle libera da lesioni. Dai dati emerge che il 53 per cento considera la riduzione del prurito uno dei principali obiettivi del trattamento, il 33 per cento aspira solo a una riduzione della sensazione di dolore. Un paziente su tre si vede poco attraente e ciò ha un impatto sulla vita sociale, professionale e privata.
Il sollievo regalato dalla balneoterapia Per chi soffre di psoriasi le cure termali possono essere un’alternativa terapeutica, meglio, un complemento valido alle tradizionali terapie mediche. Nelle forme di psoriasi lieve o moderata le cure termali, cioè i bagni, garantiscono un buon miglioramento, un po’ meno nelle forme più estese e severe di malattia. In ogni caso prima di affrontarle è sempre bene rivolgersi al proprio dermatologo, tanto più che l’Asl consente dodici sedute all’anno. È il medico che deve approvare la cura tenendo conto delle patologie specifiche per cui questa è indicata e dello stato di salute generale della persona, in quanto alcune condizioni (malattie cardiovascolari, tumori o gravidanza) sono incompatibili con questi trattamenti. Le cure termali si effettuano comunque sotto controllo medico e infatti le stazioni termali possiedono requisiti, regolamenti e personale che li equiparano ad altri centri sanitari. Per la balneoterapia della psoriasi si utilizzano di solito acque solfuree, salso-bromo-iodiche, bicarbonate, calciche e magnesiache come quelle di Comano, che escono dalla fonte calde. Queste acque hanno proprietà lenitive ed emolienti, ma soprattutto anti-infiammatorie e anti-prurito. Se non si amano le terme anche una vacanza al mare regala i suoi benefici effetti, l’importante è fare tanti bagni e stare attenti a non scottarsi esponendosi al sole nelle ore meno calde. Come funziona la balneoterapia delle terme? Il paziente viene immerso per venti minuti e una o due volte al giorno in una vasca colma di acqua termale a una determinata temperatura: oltre all’effetto benefico, questo tipo di trattamento ha una funzione rilassante e diminuisce lo stato di stress.
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