ISPIRATO A PASOLINI
La rabbia di Neri Marcorè
Neri Marcorè, attore dalle mille sfaccettature, torna nelle sale con un nuovo spettacolo che racchiude la sua esperienza con il teatro canzone (su Gaber e i Beatles) e con quello civile, mettendo in scena la sapienza quasi veggente di Pasolini, assassinato 40 anni fa e ancora oggi figura controversa per la cultura italiana. «Quello che non ho», una produzione teatro dell’Archivolto che ha appena debuttato, è stato scritto e diretto da Giorgio Gallione, esperto di teatro musicale (per esempio, con Lella Costa). Si ispira a «La rabbia», poema filmico in cui Pasolini descrive la società del boom economico come epoca di grandi utopie, ma anche inizio di «una nuova orrenda preistoria», figlia del consumismo più sregolato e della distruzione dell’etica e del paesaggio, in cui sviluppo e progresso si conciliano con troppa fatica. Un’analisi così lucida, da anticipare il futuro che è diventato il nostro presente, su cui Marcorè si interroga, facendosi aiutare dalle musiche di un altro poeta, Fabrizio De Andrè. Insieme, in un dialogo in differita, raccontano storie emblematiche dell’oggi, parabole satiriche che parlano di nuove utopie e di civile indignazione: un’idea nuova di teatro canzone che tenta il difficile compito di interpretare il presente.
Giovedì 17 e venerdì 18 dicembre al teatro delle Arti di Gallarate, via Don Minzoni 5, ore 21, 32/22 euro, 0331.791382.
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