LA STATISTICA
La ripresa? Già finita
Indagine dell'Unione industriali: nel Varesotto la crescita economica s'è interrotta negli ultimi mesi
La ripresa diventa una ripresina: i segnali positivi registrati negli ultimi mesi si sono stabilizzati, in pratica rallentando la crescita tanto attesa dopo il buio della crisi. A dirlo, è l’indagine congiunturale del terzo trimestre dell’Unione industriali della provincia di Varese. L’estate, dunque, mostra una stabilizzazione del profilo congiunturale: questa minor dinamicità è in parte legata a motivi stagionali del periodo, per sua natura meno reattivo, ma è un dato di fatto che questo stop arriva dopo tre rilevazioni caratterizzate dal segno più.
«Il periodo è stato segnato anche dall’emergere di alcuni fattori di rischio esogeni (tra cui lo scoppio della bolla cinese, il rallentamento della crescita dei Paesi emergenti e negli scambi commerciali mondiali) che non mancheranno di avere ripercussioni a livello locale, in particolare sulle esportazioni», dice Univa. Si stima una riduzione dell’export verso i Paesi in via di sviluppo. Le previsioni per i prossimi mesi non sono comunque negative, ma piuttosto cautelative e conservative.
Nel terzo trimestre 2015 perde momentaneamente velocità la ripresa in atto ormai da qualche mese. La maggior parte delle imprese intervistate (58%) ha, infatti, segnalato livelli produttivi stabili rispetto al trimestre precedente, il 12% in miglioramento e il 30% in peggioramento. Il profilo della produzione quindi, pur essendo orientato a una stabilizzazione, mostra un saldo nelle risposte (pari alla differenza tra le segnalazioni di crescita e riduzione nei livelli produttivi) negativo (-17). Le previsioni per l’ultimo trimestre dell’anno si mantengono caute. Il 54% delle imprese del campione prevede un mantenimento degli attuali livelli produttivi, il 25% un loro incremento e il 21% un peggioramento. La dinamica del portafoglio ordini riflette l’andamento della produzione e registra un peggioramento. Il saldo delle risposte è negativo (-28) a fronte del 50% delle imprese del campione che ha mantenuto ordini in linea con la scorsa rilevazione, del 39% che ha visto una loro riduzione e dell’11% che ha segnalato un incremento.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, sono state autorizzate 1.838.043 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale. Il dato riferito al periodo estivo è in contrazione (-51,3%) rispetto al trimestre precedente per motivi stagionali.
Rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno complessivamente si è registrata una riduzione del -29,5% delle ore autorizzate nel comparto industriale. I dati sui mercati esteri sono relativi al semestre e risultano positivi: l’export nel primo semestre del 2015 ha raggiunto 5.055 milioni di euro, valore in aumento del +3,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Le importazioni hanno raggiunto 3.180 milioni di euro, registrando una crescita del +6,8%. Queste dinamiche hanno prodotto un saldo commerciale ancora positivo (+1.875 milioni di euro), ma in contrazione annuale (-1,6%).
Per quanto riguarda i settori, rallentano quello meccanico, della moda, del chimico-farmaceutico, mentre si stabilizza quello legato a gomma e materie plastiche.
© Riproduzione Riservata