IL CASO
«La statua di Balbo qui in riva al fiume»
Il sindaco Colombo pronto a «riportare a casa» il monumento contestato a Chicago
«Per la zona dove collocarlo non ci sono problemi: lo metteremmo in riva al fiume, inserendolo nel grande piano di riqualificazione dell’area che a breve vedrà il via al bando per la progettazione. L’importante è portarlo a casa». Marco Colombo, sindaco di Sesto Calende, è determinato. Da “portare a casa” è un monumento diventato un po’ scomodo a Chicago, la città che lo accolse in dono, a braccia aperte, nel 1934: la colonna romana dedicata a Italo Balbo, l’aviatore e ministro del governo Mussolini che compì la trasvolata atlantica, da Roma all’Illinois. La flotta era composta da 25 idrovolanti Siai Marchetti fabbricati a Sesto Calende. La statua svetta nel principale parco di Chicago; venne donata dal Duce. Due consiglieri comunali - Ed Burke e Gilbert Villegas - hanno chiesto di rimuoverla. E il sindaco di Sesto, appreso di questo possibile “sfratto”, con messa al bando, ha scritto una lettera al primo cittadino di Chicago chiedendogli di poter «portare a casa» la colonna dedicata a Balbo. «L’ho inviata ieri (martedì 19 settembre Ndr), spero di ricevere una risposta in tempi rapidi» spiega Colombo che di quella trasvolata e di quella flotta targata Siai Marchetti e quindi Sesto Calende ha un’opinione ben precisa: «A bordo c’erano innanzitutto passione, determinazione e coraggio».
Servizio completo sulla Prealpina di giovedì 21 settembre
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