L'EVENTO
"L'Afghanistan può risollevarsi"
La testimonianza di Pascarella e Caforio autori del reportage al seguito delle forze Nato
«E’ stata un’opportunità importante dal punto di vista giornalistico per scoprire il volto più vero di un paese martoriato dalla guerra ma che sta facendo grandi passi in avanti. Un’esperienza grazie alla quale è stato possibile conoscere la realtà dell’Afghanistan, al di là dei lanci di agenzia e delle notizie di gravi attentati che arrivano ogni giorno». Il giornalista della Prealpina Silvestro Pascarella ed il fotografo Davide Caforio hanno raccontato il viaggio a fianco delle forze Nato, documentato nel libro “La rivoluzione della verità – Un viaggio nell’Afghanistan di oggi”.
Un reportage nello stile del giornalismo narrativo ma anche un diario di momenti di vita, di incontri e di impressioni personali, raccolte da Pascarella e illustrate dagli scatti di Caforio, al seguito del contingente italiano della missione Isaf. «Ringrazio la Nato che ci ha dato questa possibilità – ha detto Pascarella - abbiamo potuto verificare che le radici del cambiamento ci sono. A partire dal popolo, dagli studenti delle scuole. C’è la volontà di ricostruire il futuro». Il libro è stato presentato lunedì 22 al Ridotto del Teatro Sociale alla presenza del sindaco Gigi Farioli, che ha parlato dell’importanza della «ricerca della verità, al di fuori delle strumentalizzazioni, per dare un senso alla storia». A moderare la serata, il collega Carlo Colombo. Presente anche l’onorevole Angelo Senaldi che ha rivolto un pensiero a Greta Ramelli, autrice della prefazione, riconoscendole «la capacità di lanciare un messaggio universale» , apprezzando il lavoro di Pascarella e Caforio che «hanno avuto il merito di portare una testimonianza che spesso non emerge dai mass media, ovvero la voglia di crescere e di cambiare delle nuove generazioni».
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