BOOM DI STRANIERI
Lago Maggiore, “bagno” di turisti
Il sindaco di Luino entusiasta. E ora tocca al rilancio delle iniziative culturali
Le lunghe code di automobilisti dei giorni scorsi al Gottardo hanno dimostrato che l’Italia rimane la preferita per il periodo pasquale. Non fa eccezione il Verbano, da sempre meta di vacanzieri olandesi, svizzeri e tedeschi. Luino, Portovaltravaglia, Germignaga e Maccagno, in questi giorni sono davvero affollate di turisti. A Luino, è quasi impossibile trovare un parcheggio libero, con motociclette parcheggiate ovunque. Come detto in molte occasioni, l’analisi di tali flussi turistici mostra che si tratta di visitatori “mordi e fuggi”, non fosse altro che per la mancanza di strutture alberghiere, anche se il settore “ospitalità” è in crescita grazie alle cosiddette offerte extra-alberghiere. Un deficit per il quale il sindaco Andrea Pellicini ha già annunciato buone nuove, come l’apertura dell’Hotel Internazionale. Gelaterie, ristoranti e bar sono stati presi letteralmente d’assalto e nel vedere la propria città affollata di persone, il sindaco si lascia andare a commenti entusiastici. «Luino è invasa dai turisti stranieri, si tratta di un trend positivo che si conferma nel tempo. La cosa che mi fa più piacere sono gli apprezzamenti per l’ordine e la pulizia della città, detto da olandesi e tedeschi, poi vale il doppio. In effetti, prosegue, nelle scorse settimane gli sforzi sulla manutenzione coordinati dal vice sindaco Alessandro Casali sono stati davvero enormi. Mi sento di dire che finalmente si respira un nuovo ottimismo». Se è vero che la città nel tempo si è abbellita, che ha visto la cura di un lungolago in evoluzione ormai da circa 10 anni tra progetti e lavori esecutivi, è altrettanto vero che molti lamentano la mancanza di offerte culturali di spessore. L’inaugurazione della ristrutturazione di Palazzo Verbania, dove saranno ospitati gli archivi di Chiara e Sereni potrebbe e dovrebbe essere una bella occasione a patto che sia accompagnata da una precisa strategia, proprio per riempire di contenuti una città che non può vivere solo nel ricordo e nella commemorazioni di grandi scrittori.
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