MOSTRA-EVENTO
L’America nelle case di Hopper
Alfred Hitchcock «rubò» all’amico Edward Hopper la casa di Norman Bates, lo schizofrenico protagonista di «Psycho». È l’edificio solitario e misterioso di «House by the Railroad», unico protagonista della tela, insieme alla luce: «Quello che vorrei dipingere è la luce del sole sulla parete di una casa».
Terminato nel 1925 da quello che già all’epoca era considerato «il» pittore americano per eccellenza, il capolavoro fu la prima opera acquisita nel 1931 dal neonato Museum of Modern Art di New York. Nello stesso anno il Whitney Museum of American Art di Manhattan apriva i battenti esponendo come opera principale della collezione «Early Sunday Morning», acquistato per la cifra da capogiro di 3000 dollari.
A questa ne seguiranno altre, comprese quelle lasciate in eredità dalla vedova del pittore: tra esse le circa 60 esposte al bolognese Palazzo Fava (nelle bellissime sale in cui nel 1584 Agostino e Annibale Carracci affrescarono il fregio con il mito di Giasone), per una monografica curata da Barbara Haskell e Luca Beatrice sull’intera produzione dell’artista, catalogo Skira.
Per chi si è perso l’esposizione milanese del 2009 o per chi è rimasto folgorato dal mondo metafisico dell’artista, vale il viaggio a Bologna. Qui oltre ai dipinti sono esposti acquerelli, stampe e numerosi disegni, che dimostrano la mano straordinaria di Hopper e le doti di sceneggiatore (anche per questo fu amato dai registi): non improvvisa mai, studia la composizione riempiendo taccuini di disegni, annotazioni, schizzi. Manipola lo spazio e la luce in un metafisico fermo immagine, in cui l’attimo (anche il più quotidiano) si cristallizza nel tempo.
Con le sue immagini che hanno sempre qualcosa di arcano e di surreale, con spazi che non tornano, punti di vista inusuali, la luce magica e l’atmosfera sospesa, Hopper ci invita a scavare nelle profondità dell’animo umano, perché «ogni essere umano ha diritto alla felicità, ma occorre conquistarsela, perché è del tutto occultata tra le banalità del mondo».
«Edward Hopper» - Bologna, Palazzo Fava, fino al 24 luglio tutti i giorni ore 10-20, info 051.0301089, 13/11 euro.
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