SERIE A1
Varese punta su Tyler Larson
Finalmente il rinforzo tanto atteso
Sarà con ogni probabilità Tyler Larson il sostituto di Antabia Waller.
Il ventiseienne play-guardia che si è messo in luce in Belgio con la maglia del VOV Liegi (secondo marcatore del torneo a 18,2 punti, primo nelle classifiche di assist e recuperi rispettivamente a quota 5,4 e 1,6) è il rinforzo sul quale punta la Pallacanestro Varese per ottenere la spinta decisiva in chiave salvezza.
Si tratta di un elemento capace sia di costruire che finalizzare il gioco (nel 2016-‘17 capocannoniere in Lettonia con i Barons Riga a 16,4 punti e 4.6 assist), ossia quella “combo-guard” che Varese stava cercando per affiancare a Cameron Wells un altro elemento capace di trattare il pallone anziché un terminale puro come Antabia Waller.
L’ufficialità ancora non c’è perché l’atleta del 1991 sta definendo i dettagli della conclusione del suo rapporto con Liegi, dove aveva conquistato il titolo di MVP della Euromillions League a ottobre e novembre; il giocatore statunitense non è comunque sceso in campo sabato 20 gennaio ad Anversa («Avendo già la testa da un’altra parte, è stato meglio per noi e per noi non averlo utilizzato» - ha affermato il coach Laurent Costantiello per spiegare la sua assenza) e dunque sembra davvero questione di particolari tra società e atleta prima che Varese possa chiudere l’operazione e procedere alle pratiche per visto e tesseramento in tempo per il debutto nel derby del 29 gennaio contro Milano.
Il giocatore di Las Vegas era stato sondato un mese fa da Oldenburg - squadra tedesca di Champions League - ma Liegi aveva detto no; stavolta Varese ha fatto valere argomenti convincenti, offrendo un accordo con opzione per il 2018-‘19.
Un nome sicuramente meno altisonante rispetto alle altre strade battute senza esito nelle ultime quattro settimane; alla società di piazza Monte Grappa sono piaciuti il mix di taglia fisica, capacità di costruire il gioco e talento perimetrale del play-guardia che a Liegi viaggiava col 48% da 3 e l’83% in lunetta, e la sua voglia di mettersi alla prova di un campionato più competitivo.
Da capire ovviamente quanto del fatturato prodotto da Larson in Lettonia e Belgio sarà riproducibile al cambio del livello fisico più elevato della serie A italiana.
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