ORIENTALISMO
L’arte che guarda a est
«Quanto provai alla vista dell’Oriente non provai mai». Sono parole di Alberto Pasini, originario di Busseto ma presto trasferitosi a Parigi, inviato nella seconda metà dell’Ottocento dal governo francese in Egitto, Arabia Saudita, Iran, Turchia e Siria per documentare la missione coloniale. Negli appunti di viaggio e nei dipinti il suo sguardo analitico evoca la suggestione e il sottile mistero dei luoghi. Sono anni in cui l’Oriente, mitico riferimento per ogni secolo, apre le sue porte agli artisti occidentali che, fedeli allo spirito positivistico dell’epoca, lo osservano con occhio attento nel riprodurre ambienti ed etnie.
Pasini è insieme a Gerolamo Induno, Domenico Morelli, Pompeo Mariani, Fausto Zonaro protagonista di una rassegna curata da Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes: una trentina di opere per un focus sull’orientalismo italiano. Nato in Francia agli inizi del XVIII secolo, a seguito della traduzione delle «Mille e una notte», l’interesse per tutto ciò che era orientale si diffuse anche in Italia nella seconda metà dell’Ottocento.
In mostra paesaggi e scene di genere ritratti dal vivo, ma anche soggetti di chi l’Oriente lo ha solo immaginato, grazie ai racconti e ai diario di viaggio: è il caso di Gerolamo Induno, Domenico Morelli o Federico Faruffini, affascinati dalla letteratura e dalla musica, in particolare dall’«Aida» di Giuseppe Verdi, eseguita per la prima volta al Cairo nel 1871. Dall’Egitto con la Sfinge e le piramidi che al tramonto - secondo Gustave Flaubert - sembrano «affogate nella luce», a Istanbul, una delle città più amate e ritratte, tra paesaggi, architetture moresche, scene di genere in costume, passando da sensuali odalische all’oriente mistico raccontato da Pompeo Mariani, attento al sentire religioso di culture lontane. Il fascino dei luoghi, la natura arsa e di ancestrale bellezza si ritrovano nelle tele di Morelli, di cui si espone anche uno dei capolavori a soggetto veterotestamentario a lungo ritenuto disperso, «La figlia di Jorio» (1874).
«Orientalismo. In viaggio dall’Egitto a Costantinopoli» - Milano, GamManzoni, fino al 25 giugno, da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19; aperta 1° maggio e 2 giugno, 6 euro, info 02.62695107.
© Riproduzione Riservata