ARTE
L'Assunta torna dopo 500 anni
L'antico affresco, che raffigura l'ascesa di Maria, è stato restaurato: il giorno di Ferragosto sarà svelato per la prima volta ai cittadini di Germignaga
Poteva andare perso o distrutto e invece è tornato a nuova vita: si tratta di un antico affresco rappresentante l’assunzione di Maria che per anni è stato custodito dalle mura di una casa germignaghese del 1500 e che ora è stato interamente restaurato e collocato sotto uno dei porticati del cimitero del paese.
«Il 15 agosto, dopo la messa, il quadro sarà svelato e presentato alla cittadinanza - racconta il sindaco di Germignaga Marco Fazio -. Ma la sua storia è molto più lunga ed è cominciata tanti anni fa».
L’affresco in questione proviene infatti da una delle più antiche case del paese, datata 1400 – 1500 con molta probabilità, che apparteneva alla famiglia Calderoni e che dalla metà del 1700 venne destinata a casa parrocchiale. «Quasi certamente l’affresco si trovava nella cappella privata del parroco nella casa di via Cadorna – spiega il primo cittadino che è anche docente e appassionato di storia dell’arte -. Negli anni Venti la casa parrocchiale venne poi costruita altrove e l’edificio di via Cadorna venne acquistato da privati. Poi a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta la proprietà decise di demolire la casa: ci furono diverse polemiche in paese perché l’edificio era tra i più antichi di Germignaga e architettonicamente coerente con il contesto in cui si trovava».
Durante i lavori di demolizione l’affresco dell’Assunzione di Maria, del quale non si conosce l’autore, viene messo “in salvo” dalla ditta che sta svolgendo i lavori e consegnato all’Amministrazione Comunale. Da qui è iniziato un lungo iter di restauro: una prima fase venne già commissionata nel 1999 ma solo in questi ultimi anni i lavori sono stati conclusi: «Il restauro è stato curato da Claudio Veschetti che in paese si era già occupato del restauro dei porticati del cimitero e della chiesa di San Giovanni - prosegue il sindaco -. E’ stata anche ricreata la cornice che originariamente ospitava il quadro».
Il costo totale del progetto, già inserito nel bilancio dello scorso anno, è stato di 20 mila euro e ha suscitato in passato alcune critiche da parte dell’opposizione in consiglio comunale che aveva sottolineato anche la necessità di collocare il dipinto in una zona maggiormente fruibile al pubblico. «Il progetto è stato finanziato con i proventi della gestione dell’area cimiteriale - spiega Fazio -. La nostra è una scelta controtendenza ma consapevole: sono convinto che anche in tempi di crisi, sia necessario puntare sulla valorizzazione della cultura. Per quanto riguarda la collocazione, è risultata quella più idonea: il soggetto è di tipo religioso e l’area in questione è fruibile a tutti e riparata dalle intemperie».
Sempre sul fronte culturale, in paese proseguono i lavori per il restauro della Colonia Elioterapica: il termine è previsto per il 20 di agosto e i tecnici sono all’opera per gli ultimi ritocchi. L’inaugurazione sarà probabilmente a settembre.
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