ARTE UTILE
L’attesa del bus? Nei colori
La pensilina diventa murale grazie ai ragazzi della terza A della scuola media Villa Valerio di Casciago
Adesso, l’unica controindicazione della pensilina è che, persi nei colori, bisognerà ricordarsi di salire sul pullman.
Già, perché alla fermata di Casciago è diventata realtà, cioè “murale”, l’idea di dipingere «un soggetto che valorizzasse il patrimonio storico e paesaggistico del Comune di Casciago».
A parlare è la professoressa di Arte e Immagine, Eleonora Gritti, coordinatrice del progetto che coinvolge i ragazzi della terza A e ha in Alessandro Leone, già docente della scuola media Villa Valerio e oggi regista d’eccezione (è tra i punti di riferimento dell’associazione culturale Filmstudio 90) un importante punto di riferimento.
Nel murale realizzato dai ragazzi sotto la supervisione della loro prof, è stata anche inserita una frase di Sant’Agostino che dice «La felicità è desiderare quello che già si possiede».
Grazie a quest’intervento, quello che fino adesso era un luogo degradato insozzato da scritte varie, è diventato un posto dove fermarsi, osservare e riflettere.
L’idea è nata dalla collaborazione tra il Comune di Casciago, che ha finanziato l’intonacatura della pensilina, e la scuola secondaria di primo grado “Villa Valerio”.
I ragazzi hanno prima progettato l’intervento personalizzandolo e, in seguito, elaborato un’immagine che contenesse idee e suggestioni di gran parte delle proposte. Non solo.
Questo progetto ha permesso anche la nascita di alcune collaborazioni come quella col professor Leone, che insieme ai ragazzi sta realizzando un documentario sull’attività e ovviamente con il Comune e in particolare con il sindaco, che si è fatto intervistare dai ragazzi e che ha permesso questa iniziativa.
Spiegano i responsabili del progetto: «Realizzare questo murale ha permesso ai ragazzi di sperimentarsi in un’attività concreta, riflettendo su temi importanti e vedendo realizzati i loro progetti in un luogo pubblico, frequentato da loro ma non solo. Con entusiasmo e serietà, si sono fermati a scuola per sei pomeriggi, mangiando insieme, scherzando insieme, faticando e creando l’uno a fianco all’altro. I passanti ci guardavano incuriositi, le macchine rallentavano per osservare il nostro murale, molte persone ci hanno ringraziato per il nostro lavoro e per il nostro impegno. Alcune mamme ci hanno portato la merenda, alcuni colleghi si sono fermati a darci una mano, come la professoressa Marilena Codispoti e il professor Gabriele Fossato, che, pennelli in pugno, hanno dipinto fianco a fianco coi ragazzi».
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