L’INTERVISTA
Laura e la città dei delitti
In un libro le nuove avventure del pm Elena Macchi, personaggio creato dalla “prof” Veroni
A circa un anno di distanza dai “Delitti di Varese“, è tornata in libreria Elena Macchi, pubblico ministero di Varese, creata dalla penna dell’insegnante e scrittrice varesina Laura Veroni, in una nuova avvincente inchiesta “Varese non aver paura” edito da Frilli.
La storia è ambientata tra Varese, il bosco del Brinzio, la Rasa e Luino con il finale all’hotel Campo dei Fiori e si ricollega a fatti accaduti negli anni Novanta.
Due ragazzine sono vittime di aggressione nei boschi intorno a Varese, viene sospettato un rappresentante ma al processo non viene condannato.
Dopo tanto tempo un uomo sulla sessantina, curato e di bell’aspetto, si apposta fuori da una scuola di Varese (non è citata ma è la “Vidoletti”) e invita le ragazze più belle a salire sulla sua auto. Una delle ragazze si confida con l’insegnante di lettere, Carla Allevi, che insieme al preside chiama la polizia.
Dopo una lunga indagine in cui buoni e cattivi sembrano scambiarsi i ruoli, si arriverà a un intenso epilogo all’hotel Campo dei Fiori.
Veroni insegna Lettere proprio alla scuola Media Vidoletti, dove ha ambientato anche il romanzo “Il ruolo”.
I “Delitti di Varese” l’hanno resa famosa?
«Hanno avuto un grande successo con più di duemila copie vendute, l’editore Carlo Frilli mi ha chiesto un altro romanzo con la stessa protagonista, sempre ambientato a Varese. A scuola quasi tutti hanno letto il libro, i colleghi, il preside e molti studenti ai quali lo hanno passato i genitori e c’è tanta aspettativa per il secondo romanzo. Ho ricevuto molti messaggi sia da persone che conosco sia da sconosciuti attraverso i social. Una signora mi ha fermata all’Esselunga perché mi aveva riconosciuta dalle foto dei giornali».
Come nasce la passione per il giallo?
«Grazie a mia nonna, quando andavo da lei da bambina mi raccontava sempre storie spaventose e cruente che mi tenevano sveglia per la paura. Avevo anche la passione per gli edifici abbandonati, la nonna viveva vicino a Villa Toeplitz che all’epoca era disabitata e con le amiche ci infilavamo di nascosto nel parco e nella villa. Nel 2013 avevo partecipato a Giallostresa vincendo il premio per la miglior scrittura femminile, ho scritto altri racconti gialli pubblicati in antologie e mi sono divertita molto nell’immaginare scene cruente. Avevo pubblicato tramite un sito in cui si potevano leggere le prime pagine il mio primo thriller Thanatos, Frilli mi aveva notata e mi aveva chiesto un romanzo ambientato a Varese. Ne avevo già uno nel cassetto, l’ho riadattato ambientandolo a Varese».
Cosa c’è di lei in Carla Allevi e Elena Macchi?
«In Carla c’è il mio rapporto con gli alunni, il prendersi a cuore i loro problemi familiari e personali. Mi sono molto immedesimata, le ho dato anche la mia pettinatura a caschetto e la mia auto, una Cinquecento. Lei però non ha una famiglia ed è molto più giovane di me. Un personaggio un po’ particolare, che ha vuoti di memoria sul suo passato, soffre di crisi e si procura ferite autolesionistiche. A Elena ho dato la mia tenacia e caparbietà, il credere in quello che fa e la passione per la palestra e il sollevamento pesi, tanto che nella palestra che frequento, la Skorpions, che è citata nel libro e dove lavora Franco che è l’unico personaggio reale, mi hanno soprannominata Elena Macchi. A differenza di me, Elena corre perché deve avere un buon fiato per inseguire i delinquenti. Nel romanzo ha una storia con Lorenzo, che si è innamorato, ma lei esce con lui solo perché sente il peso degli anni che passano».
Ha qualche curiosità?
«Una coincidenza piuttosto inquietante, una donna bionda con gli occhiali con un’auto nera offriva passaggi agli studenti fuori dalla mia scuola, ne ha parlato anche la Prealpina. L’idea di ambientare l’epilogo del romanzo all’hotel Campo dei Fiori mi era venuta prima delle riprese di Suspiria. Claudio Ferrara ha realizzato un booktrailer in cui interpreto diversi ruoli ma mi si vede di spalle, controluce o come ombra. L’unica che appare è Alice Della Valle, bella e bionda come nel libro, che è stata protagonista del film Scherzi di Alessandro Damiani».
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