MOLIÈRE
L’avaro è sempre attuale
Tre giorni di repliche a Saronno per «L’avaro» di Molière interpretato da Alessandro Benvenuti nel libero adattamento con la regia di Ugo Chiti. Quasi 400 anni dopo, questo classico della commedia di ogni tempo ci fa ridere con quella punta di amarezza tipica del grande drammaturgo francese.
L’adattamento di Chiti è liberamente ispirato all’originale, o meglio, «lo tradisce rispettosamente», con una riscrittura «attenta ad attualizzare, per certi aspetti, i personaggi, come a rivederne età e connotazioni».
Benvenuti, toscano di Pontassieve, classe 1950, è Arpagone, «l’avaro» per antonomasia, «un capofamiglia balordo, taccagno e tirannico come tanti altri, circondato da un amabile e canagliesco intrigo di servi e di innamorati».
L’azione parte dai suoi figli, Elisa e Cleante, andati da lui per chiedere consenso a sposare i loro amati: quale sorpresa scoprire che il padre vuole in sposa la stessa donna! Bisognerà fregarlo con la sua stessa moneta: l’amato denaro.
Al teatro Pasta di Saronno venerdì 10 e sabato 11 marzo (ore 21) e domenica 13 (ore 15.30), via I Maggio, biglietti 27/15 euro, info 02.96702127.
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