Fs
Le Fs avviano la rivoluzione, ecco cosa cambierà
Dai treni ai bus a servizi sharing. Investimenti 94 mld in 10 anni
Roma, 28 set. (askanews) - Le Fs cambiano pelle. Da azienda di trasporto ferroviario si apprestano a diventare un gruppo intermodale a tutto tondo. E' quanto prevede il nuovo Piano industriale 2017-2026 delle Fs annunciato oggi dai vertici del gruppo.
Un nuovo soggetto quindi capace di offrire opzioni di trasporto che vanno dal treno, all'autobus, fino ad arrivare ai servizi pooling e sharing. Il tutto all'insegna dell'intermodalità, ovvero la possibilità di realizzare un viaggio utilizzato più tipologie di mezzi, sempre con una stessa compagnia. In quest'ottica, un'attenzione particolare è stata riservata al Trasporto pubblico locale, dove le Fs sono intenzionate a crescere, passando dal 6% di quota di mercato nel 2015 al 25% al 2026, attraverso le opportunità che si presenteranno in tutto il paese con la messa a gara dei servizi di trasporto pubblico da parte delle municipalità.
Il Piano sarà supportato da una forte iniezione di investimenti: 94 miliardi in 10 anni. In particolare, 73 miliardi di euro per le infrastrutture, 14 miliardi per il materiale rotabile e 7 per lo sviluppo tecnologico. Più della metà delle risorse sono già disponibili, ben 58 miliardi, di cui 23 in autofinanziamento e 35 già stanziati nei Contratti di programma.
Previsto anche lo sviluppo del trasporto merci, con la nascita del Polo unico della Logistica. Per il comparto sono previsti investimenti per 1,5 miliardi (di cui 1,1 miliardi per il materiale rotabile, 300 milioni per terminal e logistica e 100 per Ict) e ricavi per 2,1 miliardi nel 2026 (contro 1 miliardo nel 2016). Il turnaround del settore merci, che ha come obiettivo la creazione di un polo unico della logistica, la nuova Mercitalia, inizierà con la ristrutturazione delle attività cargo e la razionalizzazione dei vari operatori merci attivi nel Gruppo, per evitare sovrapposizioni e massimizzare l'efficienza. Mercitalia opererà attraverso tre società - Mercitalia Rail, Mercitalia Logistic e Mercitalia Terminal - e avrà 4 mila dipendenti, tutti uniti dalla medesima mission e nella medesima società, anche per ricreare un idoneo spirito di appartenenza e le necessarie motivazioni.
Sul fronte del trasporto regionale, la rivoluzione è già iniziata grazie all'accordo quadro da circa 4 miliardi già firmato per la fornitura di 450 nuovi treni regionali (300 alta capacità, 150 media capacità) ai quali si aggiungeranno 50 diesel. Le stime prevedono un incremento complessivo della quota di posti/km tra l'8 e il 10% entro il 2026. Oggi, comunque, già il 20% della flotta circolante è rinnovata, grazie agli arrivi dei nuovi treni consegnati a partire dal 2014.
Infine, sul fronte dello sviluppo internazonale, il gruppo punta a raggiungere una quota dei ricavi del 23% nel 2026, rispetto al 13% attuale, posizionando Fs al livello degli altri player ferroviari europei, con 4,2 miliardi di ricavi al 2026.
Un Piano innovativo e rivoluzionario, ha commantato la presidente del gruppo, Gioia Ghezzi. "Crediamo fortissimamente in questo Piano - ha detto la presidente -. I dettagli sono estremamente interessanti e rappresentano un segno di discontinuità con il passato: cerchiamo di spostare il gruppo, che oggi offre servizi di trasporto ferroviario, verso i servizi a mobilità integrata- Porre i clienti al centro di tutto quello che facciamo richiede una rivoluzione culturale, per questo il piano è decennale. E' una grande rivoluzione".
Un Piano, per l'ad del grppo, Renato Mazzoncini, che può far migliorare le stime dell'economia del nostro paese. "Questo - ha detto - è un Piano che ha la possibilità di
cambiare le previsioni. Il Governo ha tagliato le stime perché
non avevamo ancora presentato il Piano industriale", ha concluso il manager che ha stimato in 210 mila i nuovi posti di lavoro che verranno generati da qui al 2026.
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