LE RESISTENTI
«Le mamme di Angera? Partigiane»
L’Anpi coinvolge il comitato di donne che ha salvato Pediatria e Punto nascite. E che è pronto a rilanciare
Visite settimanali in reparto, una mostra in arrivo, un incontro con l’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera per proporre un progetto di rilancio per l’ospedale Carlo Ondoli: è più attiva che mai l’associazione Amor, nata in seguito alla chiusura dei reparti di pediatria e ginecologia lo scorso inverno.
Un gruppo che segue al suo interno vari settori tematici (eventi, visite nei reparti e tanto altro), un’associazione regolarmente registrata che dopo un’estate di attività (il 28 giugno sono stati consegnati al Punto Nascite i nuovi cartellini per le culle con i disegni di Paola Limbiati e Manuela Favaron) si prepara a un settembre impegnativo.
Questa settimana, l’1,2 e 3 settembre, le mamme di Amor saranno con il loro banchetto alla festa dell’Anpi di Varese. A loro è dedicata anche una mostra sulla loro esperienza, realizzata con La Casa delle Donne di Gallarate. Si tratta di una quarantina di pannelli circa, che ripercorrono i giorni della chiusura dei reparti, le proteste della cittadinanza e istituzioni, il presidio, le vittorie.
«Saremo lì, chi vuole ci potrà conoscere, conoscere le nostre attività e anche tesserarsi» anticipa Valentina Baccaglio, una dei membri dell’associazione.
A settembre Amor dovrebbe inoltre incontrare l’assessore Gallera per presentargli un progetto di valorizzazione del Carlo Ondoli, definito molto valido e dedicato al punto nascite.
E molto valida è l’attività dei reparti. Amor monitora infatti settimanalmente l’andamento in pediatria e maternità. «Facciamo un giro una volta a settimana, incontriamo le mamme, raccogliamo le loro esperienze.
I feeedback sono quasi sempre molto positivi e non a caso.
«Abbiamo lottato perché questi reparti restassero in vita proprio perché sono davvero validi - spiega Valentina - La scorsa settimana abbiamo inoltre avuto una bella sorpresa: abbiamo potuto parlare con l’ostetrica di turno che è soddisfatta per come sta andando il lavoro. I parti quest’anno al momento sono a quota 170, in linea con lo scorso anno, senza contare ovviamente i due mesi di chiusura. Siamo felici perché se con la chiusura qualcuno aveva provato a screditare l’Ondoli, ora questi numeri sono la dimostrazione pratica che le persone hanno fiducia. Il Carlo Ondoli si prende cura delle donne e si vede da lontano». Intanto, si può restare aggiornati sulla loro pagina Facebook: Amor, mamme uniamo le nostre forze per la pediatria e punto nascita.
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