Le nuove armi contro il diabete
Nella lotta al diabete cambia il bersaglio con l'arrivo anche in Italia di una terapia (già sperimentata in 49 Paesi) che agisce sui reni eliminando il glucosio in eccesso, con conseguente riduzione della glicemia. La nuova molecola (dapagliflozin) inibisce il co-trasportatore di sodio-glucosio2, proteina responsabile per il 90 per cento del riassorbimento del glucosio da parte dei reni. I ricercatori che l'hanno studiata e sviluppata sono partiti da una sostanza naturale (florizina) che si trova nella corteccia degli alberi di mele. Questa cura porta anche a una significativa perdita di peso, con prevalenza di massa grassa, e a un abbassamento della pressione arteriosa. Traguardi di notevole importanza per i pazienti con diabete di tipo 2, che rappresentano ormai una vera e propria epidemia sociale: 387 milioni nel mondo e 4 milioni in Italia, cifre destinate ad aumentare sempre più, responsabili la sedentarietà e un'alimentazione senza controllo. «La nostra ricerca - conclude Paolo Panella, presidente di Astra Zeneca Italia - ha dichiarato guerra al diabete di tipo 2, non solo con questo farmaco che agisce sui reni, ma anche con delle partnership di eccellenza, come quella in collaborazione con l'Harvard Stem Cell Institute per produrre insulina da beta-cellule pancreatiche umane partendo dalle staminali, oltre a iniziative come il Progetto Drinn per sostenere in questo specifico settore studi innovativi di giovani ricercatori italiani».
Bambini diabetici a scuola con i fumetti della Disney
Dopo il successo in tutta Italia dello scorso anno, parte in questi giorni dalla Lombardia, con il titolo «Coco torna a scuola», la seconda edizione del fumetto della Lilly Disney dedicato al diabete infantile. Si racconta in maniera soft la storia della scimmietta Coco, alla quale hanno scoperto di avere troppi zuccheri nel sangue e che per star bene deve farsi delle punture, ma che può frequentare normalmente la scuola, fare ginnastica, andare in gita scolastica e alle feste di compleanno con i suoi amici Topolino e Pippo. Anzi, è proprio Coco che spiega ai compagni di classe come si può convivere con il diabete. È questo il messaggio della nuova campagna per sconfiggere alcuni pregiudizi che ancora rischiano di discriminare i bimbi colpiti da diabete di tipo 1. E non sono pochi: 18mila in tutta Italia, 3.500 in Lombardia.
Grazie comunque alle terapie e a uno stile di vita controllato questi giovani pazienti possono condurre una vita praticamente normale, anche se i nuovi casi sono raddoppiati negli ultimi 15 anni. Oltre alla distribuzione del fumetto della Lilly Disney in 94 centri di diabetologia di tutta Italia (otto in Lombardia e due a Milano), sono in programma nelle scuole primarie incontri di pediatri con alunni, insegnanti e genitori per parlare di diabete infantile. «Una iniziativa - sottolinea Mohamad Maghnie, presidente della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica - che risponde in pieno alle linee del Piano nazionale diabete, poiché favorisce l'integrazione quotidiana dei bambini con questa patologia, tutelando i loro diritti all'istruzione, alle cure e a una migliore qualità di vita». Per ulteriori informazioni più dettagliate è disponibile il numero verde 800.117678 e per seguire gli eventi della campagna nel suo svolgimento su internet c'è www.facebook.com/diabete a colori.
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