«Le ragazze hanno sbagliato»
«Le ragazze hanno sbagliato. Quel minuto di silenzio andava fatto». I morti sono morti, le vittime del terrorismo vanno rispettate.
Non è un varesino qualsiasi a commentare l’episodio del mancato omaggio alle vittime delle stragi di Parigi, avvenuto lunedì all’istituto Daverio. A parlare è infatti Giorgio Stabilini, il presidente dell’associazione Unione musulmani che in città e nei comuni della provincia più vicini al capoluogo raduna circa quattromila persone. Una comunità forte, numerosa. «A 14 anni facevo l’eroe, partecipavo alle manifestazioni e forse non sapevo nemmeno perché. Gli studenti che non hanno aderito all’omaggio alle vittime hanno sbagliato, eccome, ma dietro a questo gesto che potrebbe essere bollato come una ragazzata, non c’è di certo nulla di strano se non, appunto, il gesto di alcuni studenti di quattordici anni o poco più». Nella comunità, ufficialmente «non si è parlato dell’evento, non si è data importanza a quel gesto, non mi risulta ci sia stata alcuna grande discussione e anzi viene considerato, appunto, come l’atto di ragazzini che non sono molto consapevoli di quello che fanno. Mi sarei preoccupato, invece, se il no al silenzio fosse stato trasversale, se avesse riguardato più classi dell’istituto, più alunni».
Non è un modo per giudicare con leggerezza un fatto che ha scatenato la bagarre politica oltre che quella mediatica e che è stato portato anche all’attenzione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza?
«Niente affatto. Il gesto di ragazzini, però, del quale sono convinto. Che hanno sbagliato, perché quel minuto di silenzio andava fatto e le vittime andavano rispettate e semmai, subito dopo, si sarebbe dovuto chiedere un confronto, un dibattito, solo dopo aver reso omaggio ai morti si sarebbe dovuto dire “io non sono d’accordo perché”». Continua il capo degli islamici: «Io ho ricordato le vittime di Parigi. La strage avvenuta venerdì 13 è una delle più orribili alle quali abbia mai assistito, orrore puro, sparare a dei ragazzi seduti in un bar, a teatro e in un ristorante è agghiacciante». E per ribadire il no ad azioni del genere, l’associazione Unione dei musulmani di Varese «ha promosso una manifestazione, alla quale poi si sono uniti praticamente tutti - dice Stabilini - che si svolgerà sabato alle 16.30, partendo da piazza XX Settembre»
Giovedì, intanto, all’istituto Daverio si sono svolti i consigli di classe, già programmati, con all’esterno della scuola le dirette televisive delle reti nazionali.
L’assessore alla Sicurezza del Comune di Varese, Carlo Piatti, che ha portato la questione all’attenzione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, ha ricordato «la necessità di conoscere se altri episodi del genere sono avvenuti in città, poiché non è detto che il rifiuto di osservare il minuto di silenzio sia avvenuto solo all’istituto Daverio». Le indagini, «sono in corso», dice Piatti. «E’ importante comprendere che cosa sia avvenuto realmente nelle altre scuole». In un clima non sereno, si rincorrono infatti voci di altri episodi di rifiuto, da parte di alcuni studenti, di rendere l’omaggio silenzioso alle vittime di Parigi. «Situazioni che vanno approfondite».
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