POLITICA
La maggioranza Fratus perde i pezzi
Alla vigilia del voto sul bilancio si dimette il consigliere Rolfi
«I numeri ci sono, io vado avanti. Prima il bilancio, poi la mozione sull’assessore Lazzarini. Sulla quale comunque dovremo discutere ancora, perché il consiglio è sovrano. E se il consiglio deciderà per la votazione palese, la votazione sarà palese». Lunedì 25 marzo il consigliere leghista Mattia Rolfi (quarto tra gli eletti con 101 preferenze) ha rassegnato le proprie dimissioni; martedì 26 il consiglio si riunirà per discutere e approvare il bilancio di previsione 2019, visti i mal di pancia in casa Lega due voti in più o in meno potrebbero fare la differenza. Ma il sindaco Gianbattista Fratus sembra sicuro del fatto suo: «Nessun problema - affermava ieri mattina tra una boccata e l’altra dell’immancabile toscano -. Si andrà alla surroga, il bilancio sarà approvato nei termini previsti. La maggioranza è compatta, mi sorprende piuttosto il fatto che dalle opposizioni non sia arrivato alcun emendamento».
Eppure almeno in teoria le dimissioni di Rolfi potrebbero trasformarsi davvero in un problema. Il giovane consigliere leghista giustifica ufficialmente la sua scelta con motivi personali. Ma perché dimettersi proprio in un momento tanto delicato? C’è chi dice che lasciando il consiglio Rolfi si sia allontanato anche la Lega, ma anche questo in fondo non prova nulla.
Di certo c’è che tra i banchi della maggioranza oggi siedono altri due consiglieri che potrebbero avere diversi motivi per fare un passo indietro. Uno è il presidente del consiglio comunale Antonio Guarnieri (Lega), accusato dopo il consiglio della scorsa settimana «di non aver garantito la democrazia» perché ha impedito all’assemblea di votare la mozione Lazzarini a scrutinio palese. Guarnieri ha replicato ricordando «di aver solo fatto rispettare le regole», ma è chiaro che ormai la frattura è consumata. Così come qualche mal di pancia lo starebbe accusando anche la consigliera Eliana Farina (sempre Lega), che dopo le dimissioni dell’assessore Franco Colombo si aspettava di essere nominata assessore alla Cultura. Stefano Quaglia (Legnano Futura) ha già lasciato la maggioranza, se i due leghisti e i consiglieri di opposizioni dovessero decidere di seguire in blocco l’esempio Rolfi, questa sera anche arrivare alla surroga potrebbe diventare un problema. Figurarsi approvare il bilancio.
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