SERIE D
Legnano, si cambia: Salvigni in panchina
Svolta in casa lilla: silurato Banchieri, il nuovo tecnico è lo stopper trentasettenne che passa dal campo alla conduzione tecnica
Un vecchio adagio recita che gli allenatori sono come le foglie sugli alberi in autunno. Dopo il Gozzano, cambia manico anche il Legnano che saluta Simone Banchieri e opta per la soluzione interna. Non è stato sufficiente all’ormai ex tecnico dei lilla pareggiare (1-1) il derby sul campo della Bustese. Martedì gli è stato comunicato l’esonero. Al suo posto patron Gaetano Paolillo ha promosso il 37enne difensore Fabrizio Salvigni. «Una scelta dolorosa ma inevitabile. Le cose non andavano come avevamo previsto, si è deciso di dare una sterzata», afferma Paolillo. Il quale continua a credere che l’organico dei lilla sia all’altezza della categoria.
Banchieri viene sollevato dall’incarico dopo cinque giornate nelle quali ha raccolto 4 punti, tutti in trasferta, vincendo con la Varesina (2-1) all’esordio e pareggiando domenica con la Bustese. In mezzo tre k.o. con Pro Sesto, Gozzano e Chieri. Il Legnano ha la difesa più perforata: 12 gol in 450’, mentre sono appena 5 i gol messi a segno.
Non cerca scusanti il tecnico di San Mauro che esce di scena da gentleman: «Credevo e continuo a credere che avrei portato il Legnano all’obiettivo richiesto dalla società, ovvero la permanenza in questa categoria. Sono onorato di aver guidato dei ragazzi splendidi che anche contro la Bustese, malgrado le numerose assenze, mi hanno dato prova di grande attaccamento alla maglia, alla società e pure al sottoscritto». Il tecnico smentisce le voci di contrasti interni con capitan Rovrena, escluso domenica dall’undici iniziale.
Ora il gravoso compito di centrare la salvezza è nelle mani di Salvigni: «Questa è una categoria che non possiamo e non dobbiamo perdere. Prima di tutto ringrazio Gaetano Paolillo e il d.s. Paolo Guidetti per la fiducia che mi hanno concesso. Smetto di giocare con 7 mesi d’anticipo e mi tuffo in questa avventura con la convinzione che la salvezza sia alla portata di questo gruppo. Come? Con l’atteggiamento che in queste prime giornate abbiamo avuto solo a tratti. Ora dobbiamo essere più determinati, convinti e aggressivi. I valori ci sono ma vanno messi in campo. Senza chiacchiere, ma coi fatti».
Con quale modulo? «Il 4-3-3 penso sia quello più adatto. Ma più del modulo conteranno lo spirito di sacrificio e l’organizzazione tattica. Fondamentali in D». Il Legnano volta pagina, domenica al “Mari” col Verbania basterà la cabala del nuovo mister per ottenere il primo successo interno?
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